Il progetto della discarica presentato dalla Cupello Ambiente va verso il ritiro o la modifica per evidenti errori tecnici. È quanto emerso stamattina nell’incontro chiarificatore in Regione tra il consorzio Civeta e l’Ati che ha in concessione la terza vasca inaugurata nel settembre 2016 [LEGGI].
Il 24 ottobre scorso, la società ha presentato al comitato Via il progetto di una discarica da 455mila metri cubi [LEGGI]. Nella documentazione si parlava esplicitamente di “quarta vasca a servizio del Civeta” da realizzare su un’area contenente due particelle di proprietà del consorzio per gestire rifiuti provenienti dalle linee di trattamento del Civeta. A completare il singolare quadro c’era poi l’intestazione “CIVETA – Comune di Cupello” in gran parte dei documenti presentati (Sintesi non tecnica e Studio di Impatto Ambientale ad esempio).
CIVETA ALL’OSCURO DI TUTTO – Che ci fosse qualcosa di strano si è capito qualche giorno dopo, quando il commissario dell’ente, Franco Gerardini, con una nota alla stampa si sentì in dovere di sottolineare come il consorzio fosse estraneo – e all’oscuro – delle intenzioni della Cupello Ambiente [LEGGI]. L’inaugurazione della terza vasca, solo un anno fa, aveva già suscitato qualche perplessità.
La morale è che quella in progetto non è una “quarta vasca a servizio del Civeta”, ma una discarica ex-novo, iniziativa di un privato, totalmente slegata dal consorzio intercomunale.
Dopo l’incidente diplomatico tra pubblico e privato, stamattina in Regione Abruzzo le parti si sono incontrate. “È stato un incontro chiarificatore – dice il commissario del Civeta, Franco Gerardini, a zonalocale.it – Il rappresentante della Cupello Ambiente, Rocco Bonassisa, ha ammesso che ci sono stati errori tecnici non voluti e si è scusato per lo studio errato presentato al Via“.
[ant_sx]PROGETTO DA RIFARE – Che accade ora? La Cupello Ambiente si rapporterà col comitato Via per capire se ci sono i margini per apportare delle modifiche o se bisognerà ritirarlo e ripresentarlo in toto. “Si sospenderebbe l’esame per integrare lo studio chiarendo innanzitutto che si tratta di iniziativa privata – continua Gerardini – Sto facendo di tutto per portare meno rifiuti nella discarica inaugurata un anno fa. In questo caso si tratta di un operatore che presenta un progetto come tanti. È chiaro che non può coinvolgere due particelle del terreno del Civeta. È un operatore che con un proprio progetto intende mettersi sul mercato dei rifiuti come ha diritto di fare. Si esaminerà, poi, in tutti i suoi aspetti e si vedrà se può essere approvato o no discutendo anche di programmazione regionale, criteri di localizzazione, vincoli ecc.”.
VALLE CENA POLO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI – Il quadro che si va formando è quello di un’area, Valle Cena, sempre più vocata alla gestione dei rifiuti. Oltre agli impianti del Civeta già presenti, nella stessa zona, ma in territorio di Furci insiste il progetto ancora in discussione della Vallecena srl: 150mila metri cubi per ospitare rifiuti speciali non pericolosi [LEGGI].
A questi, quindi, ora si aggiunge la discarica proposta dalla Cupello Ambiente. La stessa società, l’anno scorso, ha realizzato, inoltre, l’asfalto della fondovalle percorsa ogni giorno dai mezzi comunali che vanno a conferire i rifiuti.
L’INDAGINE PUGLIESE – Bonassisa, che stamattina ha partecipato all’incontro in Regione, è indagato a Cerignola per la vicenda del presunto tentativo di corruzione con i soldi nel pacco di cioccolatini [LEGGI]. Sull’argomento che non coinvolge né la Cupello Ambiente di cui Bonassisa è amministratore, né il Civeta, Gerardini si limita a dire: “Ci sono le indagini, la magistratura farà il suo corso e valuterà. Fino a quando non ci sarà un provvedimento che che dica qualcosa, noi non diamo giudizi”.