Arriva anche dall’Amministrazione comunale di Fossacesia la richiesta dell’apertura di un tavolo che affronti la questione inerente la chiusura, fissata al 2020, dei tribunali abruzzesi di Lanciano e Vasto. Il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio ed il suo vice sindaco Paolo Sisti con una nota congiunta inviata al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ed ai sindaci di Lanciano e Vasto, Mario Pupillo e Francesco Menna, hanno evidenziato che il tempo della proroga fino al 2020 deve servire per individuare una soluzione che consenta di salvare i presidi di giustizia abruzzesi, in ragione della loro specificità e delle funzioni fondamentali che svolgono per i cittadini.
“Abbiamo seguito questa problematica da vicino, da amministratori provinciali prima, ed ora da amministratori comunali e dirigenti di partito – dichiarano Di Giuseppantonio e Sisti – Abbiamo riscontrato profonda preoccupazione nei professionisti (avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, geometri, tecnici ecc.) che lavorano quotidianamente nei tribunali, nel personale giudiziario (cancellieri ecc.) e soprattutto nei cittadini che si rivolgono al servizio giustizia e che chiedono più sicurezza”.
”La riforma della geografia giudiziaria, per come pensata e realizzata, penalizza pesantemente alcune zone dell’Abruzzo, ove invece è necessario avere presidi di giustizia, soprattutto con riferimento alla mancanza di sicurezza percepita dai cittadini negli ultimi anni, a fronte di episodi di criminalità sempre più frequenti. – proseguono – Siamo consapevoli che individuare una soluzione per la salvaguardia dei tribunali abruzzesi è difficile e complicato, ma è compito dei rappresentanti delle istituzioni quello di battersi in tutte le sedi e fino alla fine per garantire sicurezza e giustizia ai cittadini abruzzesi”.
Di qui l’invito a D’Alfonso a promuovere un incontro operativo, esteso anche a tutti i sindaci ed ai rappresentanti degli ordini professionali, per studiare iniziative concrete dirette ad evitare la chiusura dei tribunali di Lanciano e Vasto e degli altri di Avezzano e Sulmona.