“Durante la seduta del Consiglio Comunale di domani torneremo a parlare, nuovamente, dell’importanza di dedicare un’area demaniale a servizio dei disabili”, ricorda Francesco Prospero, primo firmatario dell’interpellanza “Una spiaggia per tutti 2”, presentata insieme agli altri consiglieri comunali della coalizione centrodestra-movimenti civici: Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo, Davide D’Alessandro, Edmondo Laudazi e Alessandro d’Elisa.
“All’inizio dell’estate – ricorda Prospero – attraverso mozioni e interpellanze, avevamo chiesto all’amministrazione comunale di realizzare un’area demaniale a servizio dei diversamente abili come era stato fatto in precedenza dall’amministrazione comunale di Fossacesia.
L’esecutivo cittadino, sostenuto dalla sua maggioranza, troppo frettolosamente e superficialmente, ha bocciato la nostra proposta perché, a suo dire, destinare un’area demaniale ai disabili sarebbe stato, per gli interessati, una forma di ‘ghettizzazione’. Tale assurda affermazione è stata smentita, nei fatti, dalle positive esperienze di Fossacesia e San Salvo dove, con il progetto Mare senza barriere, ideato e realizzato in sole due settimane, il Comune di San Salvo ha individuato e attrezzato un’area demaniale a servizio dei diversamente abili incontrando il favore dell’utenza e delle associazioni di categoria. Le stesse associazioni si sono dichiarate favorevoli alla realizzazione di un area demaniale attrezzata anche sulla nostra costa, lamentandosi di non essere state coinvolte, dall’amministrazione comunale, in nessun processo decisionale relativo alla predetta tematica.
Anche la città di Vasto deve dare attuazione al concetto di inclusione sociale e l’esecutivo cittadino deve attivarsi, al più presto, per la creazione di un’area demaniale munita di servizi per disabili e, in generale, per persone con difficoltà motorie. A tal proposito chiederemo, all’amministrazione comunale, di muoversi in tale direzione rivedendo la posizione espressa precedentemente in Consiglio Comunale, ma soprattutto coinvolgendo, nei processi decisionali che le riguardano, le associazioni di categoria. Vasto, nel campo del sociale, coadiuvata dalle solite cooperative, non può essere all’avanguardia solo nell’accoglienza degli immigrati, ma deve venire incontro anche alle esigenze dei diversamente abili. Su questo settore, come del resto in altri che riguardano l’economia, la sanità e il turismo è rimasta troppo indietro ed è arrivato il momento di recuperare terreno”.