Non si fa attendere la risposta del presidente Ecolan Massimo Ranieri, dopo le dichiarazioni dell’onorevole Fabrizio Di Stefano sul suo duplice incarico nella società di gestione rifiuti e sulla stabilizzazione del personale. “L’indicazione del sottoscritto quale direttore generale è stata fatta dal Comitato unitario dei Sindaci, il consiglio di amministrazione ha solamente recepito l’indicazione dei sindaci, nominando me. – afferma in una nota Ranieri – Risulta quindi inesatto e non corrispondente al vero quanto dichiarato dall’on. Di Stefano [LEGGI QUI] che afferma che la nomina di direttore generale sia stata fatta dal presidente che andrebbe a nominare se stesso”.
Chiarisce anche la questione sulla presunta inconferibilità/incompatibilità del doppio incarico e sottolinea come gli stessi sindaci del Comitato unitario abbiano preventivamente chiesto un parere legale circa la possibile cumulabilità degli incarichi, parere risultato poi positivo ed in linea con leggi e normative vigenti. “In ogni caso – chiarisce Ranieri – la scelta è stata quella di far coincidere le due figure in quanto ho rinunciato a qualsiasi altra indennità spettante e per dare continuità ad una fattiva e concreta attività che comunque svolgevo già negli anni precedenti”.
Diverso il discorso per assunzioni e stabilizzazione del personale. “Oggi la Ecolan ha un numero di dipendenti che sfiora le 200 unità, a fronte di servizi resi a circa 110 mila abitanti di questo territorio compreso la gestione della nuova piattaforma. – spiega Massimo Ranieri – Nel 2013, inoltre, questa amministrazione si è trovata in una situazione del personale particolarmente grave, con un numero di interinale superiore a quello consentito dalla legge. La proprietà, rilevando questa criticità, – prosegue – ha deciso di attivare tutte le procedure volte ad evitare contenziosi ed a mettere insicurezza la società. Quindi nel giugno 2015 – conclude – sono stati stabilizzati attraverso un accordo sindacale ed un successivo deposito degli atti all’Ufficio del lavoro 23 lavoratori, la maggior parte dei quali sono operatori della piattaforma e addetti alla raccolta”.