Il Movimento 5 Stelle e Unione per Vasto sottoscrivano la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte: “Giù la maschera”, è l’energico invito con cui Forza Italia chiede alle altre due forze politiche d’opposizione di consentire di portare il Consiglio comunale il documento che, se approvato, comporterebbe la revoca del presidente dell’assemblea civica. Il regolamento prevede che la mozione sia firmata da almeno otto consiglieri e i rappresentanti della coalizione centrodestra-movimenti civici sono solo sei. Per questo i FI sollecita i pentastellati, che in Consiglio hanno due portavoce, Dina Carinci e Marco Gallo, e Unione per Vasto, rappresentata nell’Aula Vennitti da Alessandra Cappa.
In un pepato comunicato in cui critica sia Forte e l’amministrazione Menna, sia M5S e Upv, il coordinatore forzista, Massimiliano Zocaro, definisce “sconcertante ruolo del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, che ormai da tempo non è più organo garante imparziale che il ruolo gli impone, ma è ormai stato messo sotto tutela dal sindaco Menna che, non fidandosi dei suoi consiglieri e dello stesso presidente Forte, dopo la debacle sul voto contro Pollutri, che lo ha visto sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, partecipa e dirige personalmente (ruolo che in alcun modo gli compete) e prepotentemente le conferenze dei capigruppo, escludendo prepotentemente argomenti scomodi da trattare in Aula. Un consigliere di minoranza è stato minacciato dal presidente in sede di Consiglio, lo stesso presidente ha consentito passivamente che il sindaco impedisse la discussione in Aula sulla sentenza Pulchra che, per imperizia della stessa amministrazione, ha visto la condanna del Comune al pagamento di oltre un milione di euro. In ogni Consiglio – sostiene Zocaro – i diritti dei consiglieri vengono calpestati.
A fronte della totale parzialità del presidente Forte, sei consiglieri di opposizione, tra cui quello di Forza Italia”, Guido Giangiacomo, “hanno preparato una mozione di sfiducia che, però, per essere discussa necessita di otto firme. E allora Forza Italia dice: giù la maschera! Il Movimento 5 Stelle ed Unione per Vasto si ricordino di essersi proposti ed essere stati votati come alternativi al sindaco Menna e, senza indugio, appongano le loro firme alla mozione di sfiducia e consentano la discussione in Aula, altrimenti impossibile.
Non basta gridare ai quattro venti che a Vasto, grazie ai grillini, è finalmente arrivata l’opposizione con tanto di gazebo in piazza. Bisogna dimostrarlo con atti concreti, se no si abbaia alla luna, ma soprattutto si fa da spalla all’attuale amministrazione. Non è comprensibile la motivazione, secondo cui non si firma perché le mozione non passerebbe. In Parlamento, con questa motivazione, il Movimento non avrebbe mai presentato mozioni di sfiducia non avendo i numeri, eppure lo ha fatto.
Per Forza Italia, è fondamentale ribadire, con o senza i 5 Stelle, con o senza la mozione, con o senza Unione per Vasto, che un presidente costantemente irrispettoso del principio di imparzialità e persino minaccioso non è più il nostro presidente, non è più il presidente di tutti. Senza mozione di sfiducia, lo è della maggioranza, di Alessandra Cappa e del Movimento 5 Stelle. Nostro no. Se questo appello non verrà accolto, ogni iniziativa portata avanti dal Movimento 5 Stelle o da Unione per Vasto sarà evidente, pura demagogia, ma non crediamo più al loro effettivo intento di opposizione e, quindi, non troverà in alcuna maniera l’appoggio del consigliere di Forza Italia, Guido Giangiacomo”.