È stato riaperto stamattina l’edificio di piazza Bernini che a Palmoli ospita la scuola materna e l’asilo nido: lavori per circa mezzo milione di euro per consegnare ai bambini di tre comuni diversi (la struttura è frequentata anche dai piccoli alunni di Dogliola e Tufillo) un edificio sicuro e moderno.
Grande festa (tagli di nastro nell’entroterra non se ne vedevano da tempo), quindi, che ha avuto come ospiti i sindaci del territorio e il sottosegretario della Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, per salutare quello che è visto come un taglio di nastro in continuità “della lungimiranza di oltre vent’anni fa, quando si decise di far venire gli alunni di tre paesi qui”, come nelle parole del sindaco Giuseppe Masciulli. Aggregazione in tempi di frequenti divisioni.
[ant_dx]I fondi, della Regione Abruzzo, sono stati ripartiti così: 237mila euro per l’adeguamento sismico (la struttura è stata resa antisismica, eliminato il tetto in laterocemento e posizionato quello in legno, molto più leggero), 125mila euro per l’efficientamento energetico e l’allestimento interno, 140mila euro per sostenere i costi del nido. Un progetto, quest’ultimo, che si traduce in un costo di 100 euro al mese per bambino, “La terza o quarta parte di quanto costerebbe altrove, mentre per la materna il costo è di 36 euro al mese, il corrispettivo dei buoni pasto. L’allestimento degli interni è stato fatto con un certo criterio, con un progetto teso a facilitare l’apprendimento cognitivo”. Alla realizzazione ha poi contribuito anche il Comune con 50mila euro.
“Per i nostri bambini – ha continuato il primo cittadino – è un’opportunità di crescita e integrazione sociale e culturale. Qui ci saranno anche gli alunni delle famiglie trasferitesi qui dal Nord ed Est Europa e delle ospiti dello Sprar”.
LA NOTA NON LIETA – In controtendenza, a Palmoli il numero dei bambini che hanno diritto a frequentare la materna è cresciuto, per questo è stata chiesta l’attivazione di un’altra sezione a tempo pieno, ma comune e direzione didattica si sono trovati davanti a un muro di gomma. “Il mio grazie – ha detto Masciulli – non va alla direzione scolastica provinciale, alla quale io sindaco insieme a prefettura e dirigenza della scuola abbiamo chiesto la nomina del 4° insegnante. Ci siamo trovati davanti a un rifiuto di dialogare con noi. Non ci è mai stata fornita una risposta chiara. Abbiamo quindi provveduto come Comune a fornire una figura di suopporto che insegnerà anche inglese, l’alternativa sarebbe stata una riduzione d’orario”.
A fargli eco, poi, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo statale Marco De Marinis che ha ricordato anche i problemi simili patiti dalla Primaria: “Palmoli e l’entroterra non sono appetibili anche a causa di strade che forse non sono degne di un paese civile“.
PALMOLI COME MODELLO – È stato D’Alessandro a concludere la parte istituzionale. “Questo progetto è valido perché non fa distinzioni tra bambini di serie A e di serie B, dove A e B dipendono dal luogo di nascita. È un modello di vicinanza tra istituzioni e famiglie. Palmoli oggi dà una lezione anche su come fare integrazione dandosi una mano cancellando le differenze. È la Regione a ringraziare voi”.
Passaggio troppo veloce, invece, quello sulla viabilità martoriata: “Ci sono progetti, ma noi inauguriamo solo a cose fatte”.