“Perché il pubblico, cioè il Comune di Vasto, non fa il pubblico, salvaguardando gli interessi di noi cittadini? Perché ha lasciato trascorrere i termini per fare ricorso, qualcuno mi suggerisce di quasi una settimana?”. Sono le domande che Angelo Bucciarelli (minoranza Pd) pone al sindaco, Francesco Menna, e alla sua amministrazione riguardo alla vicenda Pulchra.
“Pare che l’amministrazione comunale di Vasto si sia dimenticata di presentare ricorso ad un decreto ingiuntivo di circa un milione di euro, emesso dalla Pulchra nei suoi confronti e il giudice abbia giudicato il ricorso improcedibile. Cioè, una società a prevalente partecipazione comunale, la Pulchra, emette un decreto contro il comune stesso, perché è intenzionata a recuperare i costi delle indennità degli amministratori, pagati dalla Pulchra stessa, negli ultimi dieci/quindici anni.
Ebbene, pare che, secondo lo statuto della società Pulchra, le indennità degli amministratori siano tutte a carico del pubblico, cioè del Comune, cioè di noi cittadini, e non del privato. In pratica, le tasse che noi paghiamo servono per remunerare gli amministratori della Pulchra perché, quando è stata costituita la società per azioni, nello statuto, è stato inserito questa specie di patto leonino. Ora, io mi chiedo, fermo restando il diritto del privato di comportarsi da privato, cioè salvaguardando i propri legittimi interessi: perché il pubblico, cioè il Comune di Vasto, non fa il pubblico, salvaguardando gli interessi di noi cittadini? Perché ha lasciato trascorrere i termini per fare ricorso, qualcuno mi suggerisce di quasi una settimana? È stata una dimenticanza? La dimenticanza ci può stare, se fosse di un giorno.
Inoltre, poiché la Pulchra è una società a prevalente partecipazione pubblica, prima di lanciare questo siluro da circa un milione di euro, non era il caso che si mettesse d’accordo con il suo padrone, cioè il Comune di Vasto?”.