Nella piacevole chiacchierata con il neo Campione Italiano 2017 Supermotard categoria Superbiker, Daniele Di Cicco, c’è la storia di un ragazzo abruzzese che aveva un sogno e che lo ha raggiunto.
Proprio come gli adolescenti affamati di futuro, siamo attratti da storie avvincenti, viaggi avventurosi e spericolati come quello che stai per leggere.
Daniele è nato a Vasto il 28/09/81, è residente a Monteodorisio (Ch), di professione arredatore e fin da ragazzo ha una grande passione, la moto. Il suo palmares è ricco e sostanzioso, ma puntiamo dritto verso la sua storia.
Daniele, quando è scoccata la scintilla per le moto?
A 13 anni, durante le medie. I miei genitori all’inizio non hanno capito la mia passione, ho dovuto stolkerizzare mio padre per avere la prima moto.
Che forma aveva la passione che provavi?
Alla vista di una moto andavo fuori di testa.
Da bambino abitavo vicino una pista da motocross e la domenica mattina uscendo con la famiglia per andare a mangiare da mia zia, vedevo le moto saltare, mi appiccicavo al finestrino e pregavo mio padre di fermarsi. Glie l’avrò chiesto più di mille volte, non si è mai fermato. Che ricordo! Mi hai fatto rivivere una scena incredibile che ho sempre portato dentro di me…
Ha fatto bene tuo padre? Magari ha lasciato che la tua scintilla diventasse fuoco.
Non lo so, forse si. Fatto sta che a 14 anni mi ha comprato la prima moto, e soprattutto é riuscito a vedermi fare il matto per qualche anno, passando di cilindrata in cilindrata, dieci anni di pazzie su due ruote. Non so come sia riuscito a reggere quel periodo rimanendo tranquillo, poi a 25 anni un incontro importante.
Chi hai incontrato?
Gianni Giancristoforo che vedendomi correre disse “tu sei bravo, hai talento, devi fare il campionato italiano”. Penso che a colpirlo fu il fatto che andavo veloce, si, ma soprattutto che cadevo e mi rialzavo con più voglia di correre di prima. Era questo a colpirlo. Mi fece fare una prova regionale, mi piazzai ottavo su 120 partecipanti, senza avere la minima esperienza. Gianni diceva che avevo talento, secondo me ha semplicemente visto la follia che avevo dentro di me, devo molto a lui. È grazie a Gianni che ho raggiunto questi risultati.
Facciamo un passo indietro. Quando hai capito che non ti saresti diplomato e come l’hanno presa i tuoi?
Con mio padre sono stato subito sincero: “Papà non sono portato per la scuola”. Avevo le idee chiare, sapevo quello che volevo fare da grande. Lui mi disse “Daniele, sei libero di fare quello che vuoi, ma ricordati che la scuola è importante, un giorno potresti incontrare delle difficoltà. Oggi ti dico che non aveva torto. La scuola serve.
Hai avuto ragione, visti i risultati. Ti senti una persona realizzata?
Si, ho lavorato molto, ho guadagnato bene, ho raggiunto i risultati che desideravo facendo una cosa che mi appassiona. Mi sento fortunato.
Quando hai capito che questa passione includeva dei rischi?
Quest’anno! Non ho mai avuto paura di farmi male in moto, ma quest’anno me la sono vista veramente brutta. Credevo di essermi veramente fatto male, poi per fortuna tutto ok.
Come ti prepari alla gara?
Sono una persona tranquilla, prima della gara mi concentro, per fortuna gestisco abbastanza bene la pressione.
Credi nel fato o per vincere bastano velocità, freddezza e calcoli?
Per vincere devi credere molto in te stesso, devi andare forte, devi allenarti duramente e dare tutto quello che hai. Se vuoi vincere devi fare molti sacrifici. Devi avere fede in te stesso, anche se quest’anno è successo qualcosa di inspiegabile.
Cosa?
Te la faccio breve. Ultima gara, giochi ancora aperti, il vincitore non era scontato. Giri finali, il mio avversario in corsa per la vittoria che, inspiegabilmente, ferma la moto. Dopo la gara mi confessa di aver avuto un momento di smarrimento, forse a causa dello stress, chissà.
Bisogna crederci fino in fondo, a volte la sorte può aiutarti, ma tu nel frattempo devi andare veloce, devi continuare a crederci, anche quando sei vicino alla sconfitta perché tutto può accadere.
La vita riconosce gli sforzi che fai?
Se ti comporti bene e dai tutto quello che hai, vieni sempre ripagato. Questo é quello che penso.
Cosa consiglieresti a un ragazzo o ad una ragazza tredicenne che ha un sogno?
Senza una grande passione ci si può fermare per strada. Occorre guardarsi bene dentro.
Gli direi che prima di tutto deve credere in quel sogno, e che quel sogno chiederà molti sacrifici, tanto lavoro, che seguire quella strada fino alla fine, fino al risultato, sarà faticoso e impegnativo. Ma può valerne la pena!
Il palmares e lo storico agonistico di Daniele Di Cicco:
Nel 2007 primo campionato regionale motocross classificato 7 (settimo)
Nel 2008 vince il trofeo super moto Abruzzo
Nel 2008 secondo campionato regionale motocross 5 (quinto) classificato
Nel 2009 – 2 classificato campionato coppa Italia UISP super moto
Nel 2010/11/12/13 vince il campionato regionale Abruzzo, Molise vincendo tutte le categorie (hobby, amatori, esperti)
Nel 2015 vince cat. esperti MX1 motocross Abruzzo e Molise
Nel 2010 vince il campionato centro sud Italia S 4
Nel 2011 vince trofeo Honda (tappa associata al campionato Italiano)
Nel 2011 vince trofeo super moto centro sud Italia cat. Max S1
Nel 2012 fermo per infortunio, si impegna come team manager per il moto club I Briganti della torre e lo ‘Scrubba team’
Nel 2013 campionato Italiano 5 classificato
Nel 2014 vince campionato Italiano super moto
Nel 2015 si dedica esclusivamente al motocross, vincendo il campionato Italiano cat. esperti mx
Nel 2016 il 27 agosto ha disputato l’ultima gara per aggiudicarsi nuovamente il titolo Italiano
Nel 2017 Campione Trofeo Centro Sud Italia Supermotard
Nel 2017 Campione Italiano Supermotard cat. Superbiker