Caro studente,
l’estate è volata via più veloce della luce e un nuovo anno scolastico è cominciato tra problemi vecchi e nuovi che attanagliano la scuola italiana, ridotta ad una Cenerentola costretta ad indossare la scarpetta offertale dal principe di turno.
Quel che è certo è che nuove sfide ti attendono e tu dovrai essere pronto ad affrontarle, sapendo fin da ora che talvolta potrà capitarti di cadere. In tal caso dovrai trovare il desiderio, la forza e il coraggio di rialzarti.
All’inizio del nuovo anno scolastico, in questa società caotica e complicata in cui ti è dato di vivere, voglio augurarti di riscoprire un valore: la bellezza, perché è con la bellezza che sconfiggerai la noia, il vuoto e la disperazione.
Riscopri la bellezza del mondo in cui viviamo e che, giorno dopo giorno, stiamo distruggendo un po’ alla volta.
Riscopri la bellezza della vita, sempre più violentata dalla ricerca disperata di godimenti autistici e bisogni autodistruttivi.
Riscopri la bellezza dello stupore, della meraviglia, della riflessione, del confronto e del pensiero critico, oggi immolati sull’altare del conformismo, dell’economia e del consumismo sfrenato.
Riscopri la bellezza di superare gli ostacoli, di accettare il fallimento e la tristezza che, con buona pace dei genitori post moderni, sempre più impegnati ad abbattere le difficoltà che mettono alla prova i propri figli per garantire loro un successo nella vita senza traumi, rappresentano il cuore di ogni autentico processo di crescita.
Riscopri la bellezza del sorriso di un bambino e della saggezza di un anziano, perché arricchiranno la tua vita.
Riscopri la bellezza di ciò che è diverso da te, perché ti permetterà di guardare il mondo da prospettive nuove e di amarlo ancor più.
Riscopri la bellezza dell’impegno, della fatica e della responsabilità, diffidando di chi ti dice che nella vita è sempre tutto rose e fiori.
Riscopri la bellezza dello studio, perché studiare vuol dire amare e dare un senso alla nostra vita e a quella degli altri, non semplicemente portarsi a casa un diploma necessario per raccattare un lavoro (per questo bastano i “diplomifici” a pagamento).
Riscopri la bellezza del silenzio e dell’interiorità che, in un mondo dominato dal rumore e dalla connessione continua, rappresentano gli unici, veri pilastri dell’apprendimento.
Riscopri la bellezza delle conoscenze, oggi assurdamente vituperate dai fans delle competenze, perché le conoscenze contano, eccome se contano! Ricorda ciò che diceva Bernardo di Chartres: “Noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti”.
I giganti sono il nostro passato e noi, uomini moderni, possiamo sopravanzare il passato e progredire proprio in virtù delle conoscenze acquisite. E poi fidati, caro studente, può anche succederti che un giorno, recitando a memoria la poesia “A Silvia” di Giacomo Leopardi mentre passeggi in riva al mare, tu tocchi con mano l’immensità e l’incredibile valore della vita.
Per concludere, caro studente, ti esorto a riscoprire la bellezza della scuola e ad amare quest’ultima. Sì, proprio quella scuola di cui si dicono peste e corna, quella scuola ridotta in mutande in primis dal disinteresse della politica perché, come recita Roberto Vecchioni in un spot di qualche anno fa del Ministero dell’Istruzione sulla scuola, “un miglior futuro per tutti è scritto nel miglior presente che riusciamo a realizzare insieme”.
Non aver paura delle difficoltà che incontrerai certo del fatto che “per aspera ad astra”… attraverso le asperità giungerai alle stelle!