“I nostri amministratori, sindaco Menna ed assessore Bosco, dovrebbero dedicare ai nostri figli e studenti quanto meno lo stesso tempo dedicato al Festival del Saltarello, svoltosi in questi giorni”. A cinque giorni dalla riapertura delle scuole, il consigliere comunale Alessandro D’Elisa (Gruppo misto) attacca l’amministrazione comunale di Vasto sulle condizioni degli istituti scolastici e, come lo scorso anno, allega le foto che ha scattato in alcune scuole dove è andato a “verificare lo stato di manutenzione e sicurezza”.
Secondo l’esponente del centrodestra, “quanto ancora una volta riscontrato torna a destare numerose preoccupazioni, poiché lo stato dei plessi scolastici visitati non è stato migliorato, presentando criticità, peraltro in gran parte già evidenziate negli anni precedenti.
La palestra della Scuola Paolucci presenta pareti ammalorate da muffe e dal permanente distacco di intonaci, che il telo protettivo in materiale plastico non riesce a contenere o nascondere. La pavimentazione in materiale plastico della palestra della scuola Paolucci, pur risultando in più punti lacerata e strappata, non è stata sostituita con apposizione di quella nuova, sebbene da circa un anno i tappetini all’uopo donati facciano bella mostra di sé nella palestra stessa.
Al secondo piano sempre della scuola Paolucci si riscontrano in più aule la necessità di interventi di immediata manutenzione a causa delle infiltrazioni d’acqua che hanno reso fradici e pieni di muffe gli intonaci dei solai.
Al primo piano si sono riscontrati servizi igienici privi di manutenzione, in particolare presentando sciacquoni per lo scarico rattoppati alla buona con del nastro adesivo, pareti in più punti privi di piastrelle, nonché tubi e chiavi di arresto in posizione pericolosa, poiché sporgenti dalle pareti stesse, oltre a cassette di derivazione elettriche rotte e con cavi fuoriusciti.
Al piano terra e nel cortile, individuato come punto di raccolta in caso di evacuazione, oltre ad essere bloccato il cancello d’ingresso, emerge altresì la presenza di fogliame ed aghi di pino abbandonati in cumuli e l’ingombro del punto di raccolta con tronchi e rami di alberi abbandonati e non protetti.
Altrettanta poca attenzione è stata riscontrata sia per i bagni destinati alle persone diversamente abili, nei quali sono evidenti zone di infiltrazione d’acqua con distacco di pitture ed intonaci, sia per i locali deposito, privi di serratura e dove vi è un evidente distacco di piastrelle dalle pareti.
Alla scuola Rossetti si sono rinvenuti bagni privi di sanitari, con tubi e chiavi di arresto pericolosi poiché, anche in tal caso, sporgenti dalle pareti, con porte incomplete (per mancanza di relativi infissi ed opere murarie) e con lavabi vetusti, usurati ed indecorosi.
In più il sottoscritto ha, come il precedente anno, constatato, sempre nella Scuola Rossetti, tratti di intonaci da ripristinare, porte delle aule sfondate e recanti vistosi buchi (con lamine in compensato lacerate ed il cui taglio è estremamente pericoloso) oltre a non essere a norma non avendo la cosiddetta apertura antipanico; inoltre, pavimenti sconnessi e con mattonelle malferme, infissi con spigoli taglienti e, soprattutto, in alcuni casi banchi e sedie fatiscenti, rotti e pericolosi per gli alunni, armadietti privi di porte o con porte chiuse utilizzando lacci di fortuna.
Analoghe problematiche vi sono nelle aree esterne della scuola Rossetti: scale incomplete e rotte, transenne abbadonate di lavori mai completati, davanzali pieni di liquami di piccioni, cassette antincendio rotte, deformate e taglienti, senza protezione, prive di manichette e lance antincendi, insomma – commenta D’Elisa – un presidio antincendio a dir poco sconcertante e che si protrae perlomeno dallo scorso anno.
Il vano dedicato alla centrale termica si trova in condizioni di totale abbandono, con infiltrazioni e crepe sulla struttura e sulla parete frontale.
Purtroppo anche quest’anno siamo di fronte alle problematiche e criticità evidenziate negli anni trascorsi, nella considerazione che, pur mancando pochissimi giorni all’apertura delle scuole, non sono stati ancora ultimati ed in alcuni cassi avviati i lavori di manutenzione ordinaria, necessari all’avvio dell’anno scolastico.
Tali gravi e reiterate inadempienze ed omissioni (che si evincono pure dalle foto) sono indice e conferma di un’azione amministrativa improvvisata e lontana da un’idonea ed efficace capacità di programmazione degli interventi minimi da eseguire.
Dopo aver denunciato le stesse inadempienze, lo scorso anno, oggi a distanza di 365 giorni si riscontrano nuovamente le stesse inefficienze e mancanze, non connesse ad una situazione iniziale in cui si è venuta a trovare l’amministrazione, ma – polemizza D’Elisa – ad una permanente incapacità di governare la cosa pubblica, a dispetto del tanto sbandierato rinnovamento generazionale”.