“La produzione dell’acqua possiamo sostenerla, ma non abbiamo gli strumenti adatti per farla arrivare a destinazione e se i Comuni non ci aiutano, da soli possiamo ben poco”. Così il presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe ha risposto alle polemiche scaturite dalla crisi idrica che ha interessato Vasto e il vastese in questa lunga estate caldissima.
“Facciamo chiarezza, – ha esordito – noi gestiamo 92 comuni e, tra questi, i problemi seri si sono registrati solo nel Vastese e soprattutto a Vasto. A Guardiagrele, Ortona, Lanciano, San Vito Chietino, Fossacesia, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro quest’anno è filato tutto liscio”. Il problema reale, secondo Basterebbe, sarebbe da imputare all’arretratezza delle condotte idriche di Vasto. “A San Salvo, nonostante la lontananza – ha spiegato il presidente – la rete idrica è più funzionale e per questo ha retto. Su Vasto mancano investimenti dal dopoguerra e la trascuratezza oggi si paga”. Insomma, anche se non c’è un problema di approvvigionamento idrico, la Sasi ha difficoltà a far arrivare l’acqua ovunque a causa di condotte datate.
Qual è quindi la soluzione che Basterebbe e i suoi hanno intenzione di mettere in campo per garantire il più adeguato servizio a tutti i comuni? “Avremmo bisogno di un finanziamento di circa 25 milioni di euro per un nuovo potabilizzatore da mille litri al secondo da posizionare nella zona del Sangro, ad Altino – ha affermato Basterebbe – e per una linea nuova dedicata proprio a Vasto ed al Vastese in difficoltà”. Nel frattempo, però c’è bisogno di interventi più immediati che diano ristoro alle zone in difficoltà idrica.
Sul tavolo ci sono infatti 8 milioni di euro, di cui circa 5 già nelle disponibilità della Sasi, per investimenti più a breve termine. 2,3 milioni di euro saranno destinati a tre rilanci nell’acquedotto Fara San Martino – Casoli, proprio in direzione San Salvo. 3,1 milioni di euro serviranno a riparare le condotte di Vasto e San Salvo dove ci sono ripetutamente perdite. 400 mila euro serviranno invece per sanare l’annoso problema dell’acqua destinata alle zone industriali del vastese senza utilizzare acqua potabile ma ottimizzando le risorse ad uso industriale. Altri 500 mila euro saranno utilizzati per l’ampliamento della sorgente Surienze a Rosello ed infine 1,6 milioni saranno investiti per realizzare nuove condotte nella zona tra Guardiagrele e Orsogna.
“A breve inizieremo inoltre uno studio sulle sorgenti sotterranee di Vasto – ha aggiunto il presidente Basterebbe – per capire se l’acqua presente potrà essere utilizzata per uso umano. Insomma, è inutile fare sterili polemiche come quelle del Movimento 5 Stelle che nulla hanno a che vedere con l’acqua. – ha concluso – Sto lavorando per il bene di questo territorio con un indennizzo di zero euro, quindi evitiamo le critiche politiche. Infine, i proprietari delle condotte sono i Comuni, anche loro dovrebbero contribuire, la Sasi da sola non può farcela”.