Se nel Vastese la crisi idrica è diventata un’emergenza, la colpa è della “cattiva gestione della diga di Chiauci”. Angelo Bucciarelli punta il dito contro la governance del Consorzio di bonifica Sud di Vasto. Una gestione che, secondo l’esponente della minoranza del Pd, “ha dell’incredibile, dà il segno del degrado”.
Per Bucciarelli, “la responsabilità è tutta del Consorzio di Bonifica Sud, di cui è commissario è Franco Amicone. La responsabilità è tutta in capo all’attuale gestione che non ha saputo completare l’iter autorizzativo per aumentare la capacità dell’invaso, all’inizio del 2017, a 6 milioni di metri cubi, sufficienti a soddisfare l’intero fabbisogno agricolo, industriale oltre che turistico.
Amicone – sostiene Bucciarelli – si è affidato, diciamo così, alla sorte, contravvenendo ai consigli dell’Ufficio Dighe del ministero delle Infrastrutture che, più volte, ha sottolineato di ‘adeguare, di rafforzare e consolidare la struttura tecnico-organizzativa del Consorzio’, in modo da poter autorizzare l’aumento dell’invaso.
L’improvvisazione e il pressappochismo nella gestione del Consorzio di Bonifica Sud prende corpo con una delibera commissariale, a firma del commissario, Franco Amicone, la numero 36 del 26 febbraio 2017. Una delibera con cui si assegna la progettazione esecutiva (o definitiva, non si capisce) per avere un finanziamento di 4mln di euro, per risolvere la messa in sicurezza della stessa diga, che nell’immediatezza della crisi drammatica che stiamo vivendo, non risolve nulla. Nulla. Perché, Amicone, sa benissimo che questi lavori, tra espletamento della gara, ricorsi e lavori, passeranno anni e anni e anni. Senza considerare, poi, la superficialità dell’iter procedurale per arrivare alla delibera. Una delibera che solleva molti dubbi: in considerazione dell’elevato importo dei lavori, 4 mln di euro, perché l’incarico di progettazione non è stato fatto tramite bando pubblico, con procedura aperta e non con la trattativa privata (trattandosi di finanziamento pubblico)? E poi, è stata fatta un’indagine esplorativa, come prevede l’articolo 36, utilizzato per la procedura di gara, volta a raccogliere tutte le istanze da parte dei professionisti interessati all’incarico? La procedura esplorativa è stata pubblicata, per la trasparenza, sul sito dell’ente per dare a tutti la possibilità di venirne a conoscenza?
Perché sono state invitate solo due ditte, da come si evince dalla delibera, la Società C.&S. Di Giuseppe e Studio Tecnico prof Antonio Montepara?
A questo punto – polemizza Bucciarelli – è il caso che l’attuale gestione dichiari il proprio fallimento. Ammetta di non farcela, chiedendo scusa a vastesi e sansalvesi e a tutti i cittadini del territorio. È inutile andare avanti. È una gestione inutile e dannosa per Vasto e il suo territorio”.