“Le diverse situazioni di fuoco hanno una componente importante dal punto di vista delle risorse umane: vigili del fuoco, carabinieri forestali, ma anche volontari sono sul pezzo. Così come c’è una importante copertura di mezzi tecnologici sia dall’alto sia da terra. Noi continuiamo a fare in modo che questi numeri non diminuiscano, ma possano essere implementati”.
Luciano D’Alfonso ha preso parte alla riunione del Coc, centro operativo comunale, di Sulmona, convocato d’urgenza per fronteggiare il rogo che, da giorni, sta devastando il Monte Morrone.
“Purtroppo – ha fatto il punto della situazione il presidente della Regione – lo scenario è caratterizzato dall’aumento di lingue di fuoco anche in altri Comuni. Nell’arco della giornata di ieri abbiamo avuto altri incendi a Prezza a Pacentro a Cocullo. Abbiamo avuto notizia che dal Lazio c’è una situazione da approfondire riguardante Antrodoco che potrebbe scavalcare e arrivare in Abruzzo: con il prefetto dell’Aquila abbiamo convocato e assunto le informazioni derivanti da una riunione tecnica per far sì che ci si muova in anticipo con la macchina del pronto intervento e anche delle azioni di contrasto”.
Ma è polemica sulla gestione dell’emergenza incendi. Secondo Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, “vediamo una Regione che si muove ancora in maniera sconclusionata e disorganizzata mentre vediamo territori interi dei nostri Parchi andare in letteralmente in fumo. In questi giorni di emergenza assistiamo semplicemente all’assenza totale di una politica seria di prevenzione mai messa in campo da questo Governo regionale che andasse a tutelare il nostro patrimonio boschivo e forestale.
Infatti, mi risulta – afferma Febbo – che la bozza del bando 8.3.1 del Psr (programma di sviluppo rurale), sia stata preparata e trasmessa dal funzionario estensore e bloccata, per cause sconosciute, dal mese di giugno presso la Direzione Politiche agricole della Regione Abruzzo”.