Sarà aperta fino al prossimo 31 agosto, presso la sala di Casa Rossetti che si affaccia sulla Loggia Amblingh, la prima mostra personale di Luca Pontassuglia. Il titolo scelto, Immersion, rappresenta chiaramente lo stile di questa particolare esposizione del giovane artista vastese, che sta completando il suo percorso formativo e di specializzazione all’Accaemia di Belle Arti di Roma. Entrando nella mostra il visitatore si immerge nel mondo di Luca Pontassuglia, fatto di ricerca, di studio, di approfondimento tecnico e, soprattutto, di creatività. La prima sala è quella che rappresenta cronologicamente la parte più recente della sua opera, quella legata alle macchie di colore.
[ads_dx]“Ho deciso di staccarmi dagli aspetti razionali, dal tecnicismo, per poter indagare con assoluta sincerità il mio inconscio profondo – spiega Pontassuglia -. Guidato esclusivamente dalla musica, ho realizzato delle macchie informi, senza curarmi di nessuna immagine”. Una volta asciutte, le macchie, diventano protagoniste di una profonda osservazione, un po’ come si fa per gioco quando si cercano le figure nelle nuvole in cielo. E dalle macchie informi di colore emergono così immagini, figure, animali, oggetti, che Pontassuglia ha poi rappresentato fino a creare delle scatole sceniche, dove si possono osservare le creazioni e le macchie che le hanno ‘originate’. In questa sezione della mostra il giovane artista ha anche elaborato un’opera a 360 gradi in cui i visitatori possono lasciarsi coinvolgere, ed ecco qui che torna il concetto di “Immersion” grazie ad un visore multimediale. E ancora ci si può mettere alla prova cercando le figure in un pannello pieno di macchie di colore, sperimentando così il processo creativo di Pontassuglia.
Non meno interessante è la seconda sala della mostra, in cui sono raccolte diverse opere che hanno segnato il cammino del giovane artista. Dalla scultura alle incisioni, dalla pittura alle opere di arte sacra, come il bassorilievo per un tabernacolo. E poi l’affascinante autoritratto allo specchio, con la sua immagine scomposta in cinque livelli “per esprimere che ognuno di noi è formato da molteplici parti. Ho scelto questa forma anche perchè, chi la osserva, è come se guardasse poi il mondo attraverso i miei occhi”.
La mostra (Casa Rossetti-Loggia Amblingh) sarà aperta fino al 31 agosto dalle 19.30 alle 23.