L’emergenza idrica rischia di diventare drammatica nel Vastese. E’ quasi finita l’acqua nella diga di Chiauci (Isernia), che ormai è a secco. Rimane l’acqua sufficiente a rifornire il Molise e la parte meridionale dell’Abruzzo fino a domani, domenica 27 agosto. Poi ci sarà solo il Trigno, ma con una portata insufficiente: cento litri al secondo, contro i mille erogati dall’invaso di Chiauci da maggio a oggi. Ormai da settimane la popolazione soffre le conseguenze di un’estate torrida, la più calda dell’ultimo decennio.
A lanciatre l’allarme è Franco Amicone, commissario del Consorzio di Bonifica Sud Vasto da cui dipende l’invaso molisano, che ha scritto una lettera indirizzata ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Luciano D’Alfonso e Paolo Di Laura Frattura, ai prefetti di Chieti e Campobasso, Antonio Corona e Maria Guia Federico.
“Dal 28 maggio scorso – spiega il commissario – la diga di Chiauci rilascia mille litri d’acqua al secondo destinata a uso irriguo a beneficio dei comuni della vallata del fiume Trigno e per uso potabile e industriale di San Salvo, per il tramite dell’Agenzia regionale per le attività produttive. In assenza assoluta di precipitazioni piovose, da domenica 27 agosto l’unica disponibilità idrica sarà rappresentata dalla portata naturale del fiume Trigno stimata in 100 litri al secondo”.
[ads_dx]Febbo: “Il livello andava innalzato” – Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, critica la gestione della diga: “Vorremo conoscere quali azioni ed interventi sono stati intrapresi dall’ente per fronteggiare sia la siccità, sia l’emergenza idrica. Soprattutto vorremmo sapere se Amicone ha chiesto all’Ufficio Dighe l’autorizzazione all’innalzamento della quota per invasare ulteriori due milioni di metri cubi di acqua che, in questo periodo e per questa emergenza, sarebbe risultata preziosa e utile per altri 15-20 giorni”.