Il presidente della Regione Abruzzo annuncia i rimboschimenti della zone colpite dagli incendi, ma questi sono vietati dalla legge. Il corto circuito istituzionale va in scena in questi giorni, proprio mentre la regione continua a essere devastata dalle fiamme. Nella giornata di ieri Luciano D’Alfonso aveva espresso la volontà di cercare percorsi veloci per le zone incendiate allegando al documenti inviato ai vari enti competenti l’elenco dei comuni interessati (in questo, tra l’altro, mancava Schiavi d’Abruzzo, LEGGI). Peccato, però che tale operazione sia vietata dalla legge come evidenziano Stazione Ornitologica Abruzzese, Nuovo Senso Civico e Forum H2O.
“I rimboschimenti sulle aree percorse dal fuoco di cui abbiamo sentito parlare in queste ore – scrive in una nota stampa Augusto De Sanctis – sono generalmente vietati per 5 anni proprio dalla Legge Quadro sugli Incendi Boschivi 353/2000. Questo vincolo, assieme a quello dell’inedificabilità e di pascolo, è stato introdotto proprio per combattere la spirale perversa incendi-interventi di rimboschimento. Solo eccezionali deroghe possono essere concesse ma la ratio della legge è chiara e tali annunci dovrebbero essere a maggior ragione evitati in questo periodo“.
Il passaggio dell’Art.10: Sono vietate per cinque anni, sui predetti soprassuoli, le attività di rimboschimento e di ingegneria ambientale sostenute con risorse finanziarie pubbliche, salvo specifica autorizzazione concessa dal ministro dell’Ambiente, per le aree naturali protette statali, o dalla regione competente, negli altri casi, per documentate situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici.