Compra un’automoibile, la paga con un assegno falso da 11mila euro e la rivende a 7mila 500, incassando soldi veri. Ma viene scoperto e la polizia lo denuncia: ora un 26enne di Vasto, C.A., già noto alle forze dell’ordine, è accusato di truffa aggravata.
La ricostruzione dei fatti – Così ricostruisce l’accaduto il dirigente del Commissariato di Vasto, Fabio Capaldo: “Lo scorso mese di luglio – racconta il commissario capo – un giovane, per poter vendere la propria autovettura aveva pubblicato un annuncio su un famoso sito web di compra-vendita on line.
Immediatamente veniva contattato da un tale che, presentandosi come titolare di una concessionaria di autoveicoli , si era mostrato interessato all’acquisto ed era riuscito a fissare u n appuntamento per concludere l’affare.
Per rendere la cosa più credibile aveva anche adempiuto alle formalità di vendita per esportazione in un’agenzia di pratiche automobilistiche, convincendo il venditore che, in buona fede, stipulava il contratto, ricevendo un assegno circolare di 11.000 euro.
Nel momento in cui il venditore si recava in banca scopriva che l’assegno ricevuto era falso, pertanto presentva subito denuncia alla Polizia per quanto accaduto. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Vasto, emetteva a tal proposito, un
decreto di sequestro preventivo dell’auto.
Nel frattempo, il truffatore rivendeva l’autovettura in questione ad un nuovo acquirente, ricevendo in cambio denaro contante per la somma di 7.500 euro.
Il nuovo acquirente, subito dopo aver ritirato l’autovettura, veniva contattato dal vecchio proprietario del veicolo il quale gli raccontava di ?essere stato truffato dalla stess a persona che gli aveva appena venduto l’autovettura.
A questo punto le due vittime decidevano di richiedere l’intervento della Squadra Volante del Commissariato che, una volta sul posto, raccolte tutte le informazioni utili ai fini delle indagini, sottopo nevano il veicolo sotto sequestro.
Dalle indagini, immediatamente esperite , si risaliva all’identità del
truffatore, risultante essere C.A., di 26 anni”, già noto alle forze dell’ordine “oltre che per precedenti specifici, per ricettazione, falsa attestazione di identità e guida senza patente”. Il ragazzo “veniva deferito all’Autorità Giudiziaria competente per il reato
di truffa aggravata”.