Un tempo era un momento da condividere con tutto il paese in cui la fatica per il lavoro nei campi si sposava con la gioia dello stare assieme a far festa. Così passavano le giornate dedicate alla trebbiatura, prima fatta a mano, poi con l’ausilio degli animali e infine con i mezzi meccanici. Nei paesi come Casalanguida l’avvento dei trattori a vapore, con cui si facevano funzionare le trebbiatrici, permise di evolvere l’attività agricola. E ancora oggi quelle antiche macchine, custodite gelosamente da tante famiglie, continuano a far sentire il loro rombo in una giornata di festa che, per il sesto anno consecutivo, coinvolge gli abitanti del paese e anche dei Comuni limitrofi.
[ads_dx]Ieri in contrada Cese si è rinnovata la festa della trebbiatura grazie ad un nutrito gruppo di paesani che, con tanto di tuta da lavoro personalizzata e dedicata alla manifestazione, ha fatto rivivere questa pratica contadina nell’antica maniera. I covoni di grano vengono inforcati a mano e messi nella possente macchina, azionata grazie ad un trattore, che separa i chicchi dalla paglia. In tanti hanno assistito alle operazioni di trebbiatura e poi hanno fatto festa tutti assieme in questo appuntamento che fa rivivere le emozioni di una volta. L’amministrazione comunale guidata da Luca Conti ha sostenuto con passione anche quest’anno l’iniziativa, nella consapevolezza di quanto sia fondamentale trasmettere queste antiche tradizioni alle nuove generazioni.
Nel corso del pomeriggio il signor Elio Colantonio, legato da storia familiare alla trebbiatura, e il sindaco Luca Conti ci hanno raccontato come nasce questo appuntamento che si è rinnovato anche quest’anno con grande successo.