Due parole simili nella pronuncia, ma che nella sostanza tracciano una sorta di vita parallela. La vita è quella di chi ha lasciato (leaving) la propria terra e i propri affetti, i richiedenti asilo, alla ricerca di una realtà migliore dall’impatto non sembre facile da vivere (living).
Passato e presente sono stati immortalati nel progetto fotografico a cura dell’arte-terapeuta Valentina Di Petta che con l’hashtag #leavingliving ha coinvolto gli ospiti delle strutture di Lanciano e del Vastese gestite dal consorzio Matrix invitandoli a condividere su Instagram “tutti i momenti più significativi della vita famigliare, gioie e dolori, emozioni e paure, non vissuti, ma percepiti a distanza da quelle immagini di amarezza e rimpianto che si possono scorgere attraverso le foto ricevute, unico legame con quella vita che non vivranno più“.
[ant_dx]Il progetto è dinamico, in continuo aggiornamento su Instagram dove ha già raccolto oltre 400 scatti. Buona parte di ciò che è venuto fuori finora è in mostra all’interno del Flic (Festival Lanciano In Contemporanea) che, dopo l’inaugurazione di ieri, resterà aperto fino al prossimo 29 agosto all’interno del polo museale [LEGGI].
Tra le polaroid si scorgono numerosi momenti di gioia e scatti di quotidianità, “Hanno preferito inviare foto dei bei momenti – dice la curatrice – cercando di dimenticare quelli brutti”.
Volti, ricordi, passato e presente che si interecciano nell’equilibrio tra “timore di perdere la propria identità ed esigenza di integrarsi in nuovo mondo dove essere accettato”.