Con 16 voti favorevoli e nessun contrario è passata, intorno alle 2.30 della scorsa notte, al termine di una lunga seduta di Consiglio comunale iniziata alle 9.30, la mozione presentata dall’opposizione relativamente alla costituzione di parte civile nel processo a carico dell’ex Giunta Lapenna per la vicenda Baschi Azzurri.
Invariata la posizione del sindaco Francesco Menna, che ha confermato fiducia agli assessori e consiglieri coinvolti nella vicenda, dicendosi certo che riusciranno a dimostrare la correttezza del proprio operato. E di nuovo il primo cittadino ha espresso piena fiducia nella magistratura, ribadendo che solo dopo un pronunciamento prenderà le relative decisioni politiche.
“Io non voterò e non temo la costituzione di parte civile, anzi spero che ci sia” ha poi dichiarato il consigliere Luciano Lapenna, aggiungendo: “Temo solo per i costi economici che dovrà affrontare il Comune. E comunque questa scelta creerà un precedente che detterà un percorso. Non era mai successo nella storia di questo Comune, nonostante in passato ci siano stati processi e condanne anche nel centrodestra”. Il “fatto nuovo”, per il consigliere di Forza Italia Guido Giangiacomo, però, è la contestazione di reati ambientali, per cui l’avvocatura – nel caso di privati cittadini – si era già espressa favorevolmente: “Non si tratta della contestazione di reati di tipo amministrativo, ma ambientali, mai contestati ad altri amministratori”.
Alla fine, tutti favorevoli alla mozione, a parte i consiglieri coinvolti nell’inchiesta che non hanno votato e gli assenti: “La maggioranza sarebbe andata sotto, – ha dichiarato Davide D’Alessandro – per questo ha fatto la scenata di votare con noi. Pure se avessero votato contro, sarebbe finita 8 a 7″. Secondo la lettura dello stesso D’Alessandro, quindi, determinante sarebbe stata l’assenza di alcuni consiglieri (Baccalà, Del Piano e Napolitano). Nonostante la lettura delle “giustificazioni” inviate dai consiglieri assenti al presidente Forte, lette in Aula, qualche velata allusione da parte dell’opposizione ha lasciato trapelare la poca convinzione in quelle motivazioni e il sospetto di qualche crisi latente all’interno della maggioranza. Una crisi che – se confermata – potrebbe creare problemi o rallentare all’azione amministrativa.