“La Corte Costituzionale ha nuovamente dato ragione alla Regione Abruzzo, annullando il decreto trivelle del 2015 in quanto emanato senza preventiva intesa con le Regioni. Ora procederemo ad impugnare il decreto trivelle del 2016 (pubblicato nel 2017), interamente sostitutivo di quello del 2015 e anch’esso adottato senza intesa alcuna”. Lo si legge sul profilo Facebook del sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca.
“Tale situazione dovrebbe di fatto determinare – spiega Mazzocca- una sorta di moratoria per le richieste di nuovi permessi e concessioni, almeno fino a quando i contenuti del decreto non siano concertati tra lo Stato e le Regioni”. (Ansa)