“Sul caso dell’avvocato Alessandra Cappa, consigliere di minoranza del gruppo civico Unione per Vasto-Tagliente, messa alla berlina per aver confermato, nella qualità di avvocato, la difesa dell’ex sindaco Luciano Lapenna e per aver sottaciuto di un incarico saltuario e non continuativo ricevuto da una società partecipata dal Comune di Vasto, mi corre l’obbligo, se non altro come collega, di esprimere solidarietà alla medesima per gli ingiustificati e strumentali attacchi ricevuti da cinque consiglieri di minoranza”. Lo afferma Angelo Paladino, coordinatore a Vasto di Noi con Salvini.
“Osservo, altresì, come la guerra politica in atto tra i consiglieri di minoranza, fatta con livore e cattiveria nei confronti della consigliera e
vice presidente del Consiglio Comunale di Vasto, dimostra che non vi sarà mai serenità e accordo tra i personaggi eletti in minoranza nelle liste civiche e di centrodestra che dovevano accompagnare Massimo Desiati verso la vittoria.
Osservo ancora come è impropria l’attribuzione di appartenenza, ad alcuni consiglieri di minoranza, a partiti o movimenti di centrodestra, atteso il loro percorso politico passato e presente che evito (ove non provocato) di mettere in piazza, facendo solo notare come nessuno di essi sembra essere un San Paolo caduto da cavallo sulla via di Damasco. A pieno titolo di appartenenza al centrodestra storico sono i consiglieri di minoranza eletti nella lista di FI e di FdI.
Per la verità, in quanto al primo, indicarlo come consigliere di opposizione e di minoranza appare imbarazzante, per come tacciato dagli
stessi colleghi di minoranza come fiancheggiatore della maggioranza. Resta unico il consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia del quale- conclude Paladino – stupisce la anomala presenza tra i vari personaggi in cerca di autore”.