Richieste di dimissioni e una seduta straordinaria del Consiglio comunale. Non si sono fatte attendere, a Vasto, le reazioni dell’opposizione alla notizia del rinvio a giudizio dell’ex Giunta Lapenna nell’ambito dell’inchiesta sui Baschi azzurri.
Sei dei 10 rinviati a giudizio sono politici ancora in carica: gli assessori Lina Marchesani e Luigi Marcello e i consiglieri comunali Luciano Lapenna (sindaco dal 2006 al 2016), Vincenzo Sputore, Nicola Tiberio e Marco Marra. Il Movimento 5 Stelle chiede al sindaco di Vasto, Francesco Menna, “di intraprendere le azioni necessarie per ridare alla sua Giunta un minimo di credibilità” e le dimissioni dei quattro consiglieri comunali coinvolti nel processo, che inizierà il 7 novembre.
Dagli scranni del centrodestra e delle liste civiche, Davide D’Alessandro (Vastoduemilasedici), Alessandro d’Elisa (Gruppo Misto), Guido Giangiacomo (Forza Italia), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Francesco Prospero (Progetto per Vasto) e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia) vogliono una seduta straordinaria del Consiglio comunale.
M5S – “Il rinvio a giudizio dell’ex sindaco Lapenna e dell’intera sua Giunta – commenta il Movimento 5 Stelle di Vasto – colpisce duramente non solo l’attuale giunta del sindaco Menna, negli assessori Marchesani e Marcello, ma anche l’intero Consiglio comunale che vede tra i rinviati ben 4 consiglieri dell’attuale maggioranza: Sputore, Marra, Tiberio e lo stesso Lapenna.
I fatti contestati riguardano l’improvvido affidamento della raccolta dei rifiuti all’Associazione Baschi Azzurri, i cui volontari erano privi dell’esperienza necessaria prevista dalla legge per questo tipo di operazioni.
Questa vicenda conferma le nostre forti perplessità sui metodi, a dir poco disinvolti, con i quali il Comune gestisce i rapporti con la Pulchra e con certe associazioni.
Non a caso il rinvio a giudizio coinvolge anche Paola Vitelli, amministratore delegato della Pulchra ed Eustachio Forgione, responsabile dell’ Associazione Baschi Azzurri.
Compiti che dovevano essere svolti dalla Pulchra, tra l’altro pagata profumatamente dal Comune, sono stati affidati a dei volontari. Al di là dell’aspetto ambientale, emerge quindi anche un problema di natura economica che rafforza la nostra convinzione di non rinnovare il contratto con la Pulchra e di indire una gara per l’affidamento dei servizi di raccolta dei rifiuti.
Chiediamo con forza al sindaco Menna di intraprendere le azioni necessarie per ridare alla sua Giunta un minimo di credibilità ed, al contempo, confidiamo nella sensibilità dei consiglieri rinviati a giudizio che, soltanto dimettendosi, potranno restituire al Consiglio Comunale la dignità che merita come istituzione rappresentativa dei cittadini di Vasto”.
Centrodestra e liste civiche – “A seguito della notizia del rinvio a giudizio della ex Giunta Lapenna, di Eustachio Frangione, responsabile dell’Associazione “Baschi Azzurri”, e di Paola Vitelli, Amministratore delegato della Pulchra, presentiamo immediata richiesta di un Consiglio comunale straordinario”, scrivono in un comunicato congiunto D’Alessandro, D’Elisa, Giangiacomo, Laudazi, Prospero e Suriani, che chiedono una seduta incentrata su un solo punto all’ordine del giorno: “Provvedimenti conseguenti al rinvio a giudizio dell’11 luglio, tra gli altri, di alcuni componenti della Giunta comunale”.
Secondo D’Alessandro, “Menna, dopo il rinvio a giudizio, che non è una condanna ma è pur sempre un atto grave, ha la grande possibilità di chiudere la fallimentare esperienza Lapenna, di recidere il cordone, di segnare una vera rottura con il passato. Dimostri coraggio. Quanto a noi, con i colleghi D’Elisa, Giangiacomo, Laudazi, Prospero e Suriani, abbiamo chiesto un Consiglio comunale straordinario e non abbiamo dubbi sulla costituzione di parte civile del Comune per danno erariale. Bisogna difendere l’Ente, le tasche dei cittadini e non i singoli politici. Unione per Vasto-Tagliente che cosa chiede? La sua consigliera, che difende Lapenna e Frangione, che cosa chiede sul tema? Farà un’interrogazione? Firmerà la nostra mozione? Vedremo. L’opportunità politica è una cosa seria e non una trovata di chi non ha argomenti. L’agibilità politica viene prima di ogni altra cosa. Chi non l’ha, non se la può dare”.