Sono 420 i posti di lavoro a rischio nella Honeywell di Atessa, azienda francese che produce turbocompressori per motori diesel, dal 2008 in crisi senza accenni di miglioramento.
“Dal 2008 sono stati persi 150 posti di lavoro, l’indotto è sparito e il futuro non appare roseo. – commenta il segretario regionale Cisl, Nicola Manzi – E se negli altri stabilimenti, in Romania o in Slovacchia, i numeri della produzione sono confortanti, qui non si superano i 700 mila turbo. Insomma, la Honeywell ha smesso di investire ad Atessa”.
Contemporaneamente i sindacati denunciano l’inizio del processo di backup della produzione nel sito slovacco di Presov. “La Honeywell ha iniziato la duplicazione dei prodotti in Slovacchia così da poter eventualmente chiudere qui ad Atessa senza traumi. – afferma Davide Labbrozzi, segretario provinciale Fiom-Cgil – Per questi motivi abbiamo richiesto un tavolo con il Ministero dello Sviluppo Economico, indetto due giornate di sciopero per oggi e domani (11 e 12 luglio, ndr) e assemblee ed incontri con i lavoratori”.
I sindacati fanno inoltre sapere che a settembre, quando ci saranno notizie più precise, sono pronti ad una mobilitazione più massiccia con scioperi permanenti e, se sarà necessario, l’occupazione della fabbrica.