“Condanniamo il gesto compiuto e attendiamo che sia la giustizia a giudicarlo. Ma non mettiamo alla gogna quell’uomo”. Antonio Borromeo, presidente dell’associazione Papi Gump-per i diritti dei minori, che promuove la bigenitorialità, interviene sulla vicenda del cinquantenne arrestato nei giorni scorsi a Vasto dopo che ha imbrattato con della conserva di pomodoro un ufficio dell’Istituzione dei servizi sociali. L’uomo è accusato anche di stalking ai danni di un’assistente sociale.
“Da anni – dichiara Borromeo – l’associazione Papi Gump assiste, anche a livello legale, il protagonista di questa triste storia. So cosa ha passato in questi anni. Cinque anni di stress provocato da una serie di vicende vissute in prima persona, soprattutto l’affidamento dei figli a una casa famiglia. Ironia del destino, proprio il giorno dopo quel gesto noto alle cronache, ossia la salsa di pomodoro lanciata in un ufficio dei Servizi sociali del Comune, il Tribunale di Larino gli ha riaffidato i figli.
E’ un uomo che, nonostante sia portatore di handicap, per anni ha affrontato centinaia di chilometri per vedere i suoi figli e poter stare un po’ con loro.
L’appello che l’associazione Papi Gump rivolge a tutti è che quest’uomo non venga considerato un mostro, perché dietro determinate storie c’è una sofferenza patita giorno per giorno. Condanniamo il gesto che ha compiuto e attendiamo che sia la giustizia a giudicarlo e, proprio per questo, sono a disposizione dell’autorità giudiziaria, da cui già sono stato convocato in passato per testimoniare in merito alle vicende di quell’uomo. Ma non mettiamolo alla gogna. Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.