Si sono concluse anche quest’anno le attività dei Laboratori di Esferodinamia e consapevolezza attraverso il movimento e di Fumetto e Arti grafiche proposte dall’associazione Arci Vasto nell’ambito del Progetto Chiamata alle Arti del Comune di Vasto, inserito nel Piano Sociale di Zona con l’obbiettivo di favorire l’inserimento di minori immigrati con la realizzazione di laboratori creativi con partecipazione sia dei minori immigrati che italiani.
Il Laboratorio di Esferodinamia e consapevolezza attraverso il movimento, docente Gisela Fantacuzzi, coreografa e danzatrice professionista di origine argentina, si è svolto anche durante il ciclo scolastico 2016-2017 nelle Scuole Primarie G. Spataro e Sant’Antonio con una piena riuscita nello svolgimento delle attività e nel coinvolgimento dai partecipanti, che hanno potuto sperimentare la piacevolezza del movimento consapevole accogliendo l’invito a rilassarsi nei momenti di maggior bisogno, creando un ambiente perfetto per l’apprendimento naturale e organico attraverso l’ascolto del proprio corpo. Il laboratorio propone l’uso ludico e terapeutico dell’Esferodinamia e della Consapevolezza attraverso il Movimento come mezzo di integrazione fisica ed emotiva per i ragazzi: incrementando il livello di percezione del proprio corpo, realizzando movimenti più ampi e consapevoli, incentivando i ragazzi a esprimersi in maniera autentica. L’Esferodinamia, è una tecnica di Educazione somatica, che stimola la percezione e le possibilità di movimento del corpo, utilizzando le sfere elastiche come elemento di mediazione e stimolo. La Consapevolezza attraverso il movimento (Metodo Feldenkrais) è una pratica di movimento dolce, guidato e non forzoso, che porta la persona verso la consapevolezza delle proprie abitudini motorie. Un laboratorio che, svolgendosi sul territorio da 5 anni è diventato un punto di riferimento importante nella formazione dei giovanissimi studenti vastesi, con l’obiettivo di permetter loro di sviluppare la propria capacità motoria e personalità attraverso la coscienza del proprio corpo; trovando una via alternativa di comunicazione attraverso il gioco e il movimento espressivo e riuscendo a dominare situazioni di limitazione o carenza.