“Pronto signora, sono l’avvocato XXX, suo figlio è stato coinvolto in un incidente e ora è in caserma dai Carabinieri, mi servono soldi per evitare l’arresto”. Si presentava così Pasquale Micallo, 42enne napoletano che, spacciandosi per avvocato, ha prima truffato una anziana signora ad Archi che, caduta nel tranello e disperata per la sorte del proprio figlio, ha consegnato allo sconosciuto malvivente tutto ciò che aveva in casa, ovvero circa 600 euro in contanti e i gioielli di famiglia.
Visto il primo successo, l’uomo ha reiterato lo stesso raggiro in danno di un’altra anziana, a Tornareccio. Questa volta, però, la vittima, insospettita, ha avvertito il figlio che credeva in caserma sottoposto a fermo il quale, a sua volta, compreso quanto stava accadendo, ha informato immediatamente Carabinieri di Atessa, quelli veri, che hanno immediatamente predisposto una fitta rete di servizi per intercettare il malvivente.
Vistosi scoperto e notata una pattuglia dei carabinieri si è dato ad una precipitosa e pericolosa fuga a bordo della sua autovettura nel centro del paese, guidando spericolatamente tra le strette vie paesane e mettendo in serio pericolo i cittadini presenti che assistevano increduli alla scena da film.
Subito inseguito dai Carabinieri della Compagnia di Atessa, l’uomo non mostrava alcuna intenzione di fermarsi ed anzi accelerava l’andatura e teneva una guida fortemente pericolosa per i cittadini e per gli stessi militari dell’Arma che lo seguivano a breve distanza. Vista la necessità di interrompere la pericolosa situazione, uno dei militari ha esploso un colpo d’arma da fuoco verso le ruote del veicolo, costringendo il malvivente a fermarsi. L’uomo è stato così bloccato ed arrestato dai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia atessana.
Con sé aveva i soldi ed i gioielli poco prima sottratti all’anziana signora di Archi, che sono stati quindi recuperati e restituiti alla donna.
L’immediata segnalazione della signora di Tornareccio e del proprio figlio, ha consentito un intervento tempestivo, tanto da sorprendere il malvivente con le mani nel sacco. E’ importante, quindi, la collaborazione istituzionale tra le forze dell’ordine, gli organi di stampa e quanti hanno la possibilità di divulgare il messaggio che renda possibile alle persone sole, anziane, di informare, in ogni caso dubbio, al più presto i Carabinieri o le altre forze di polizia, di quanto sta accadendo.
Solo in tal modo si potrà arginare il fenomeno delle truffe ad anziani.