Termina dopo 7 anni la rivalità calcistica tra le due squadre di Carunchio: la Mario Turdò e la Carunchio 2010. Come per le grandi trattative, l’accordo che era nell’aria da tempo, è arrivato a tavola. Decisive le ultime due cene tra le rappresentative delle due squadre: il comune dell’Alto Vastese avrà una sola formazione militante nel campionato di Seconda categoria.
La Mario Turdò è reduce da una salvezza tranquilla in Seconda, mentre la società più giovane è retrocessa in Terza dopo la promozione ai play off dell’anno scorso. “Con la fusione – dice a zonalocale.it Giovanni Ritrivi, presidente della Mario Turdò – non si disperderanno le forze“.
La nuova società, che prenderà il nome del paese (A.S.D. Carunchio), sarà guidata da Ritrivi e dall’altro presidente, Donano Ranni, la matricolà resterà quella della squadra storica che si appresta a compiere 30 anni.
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“HA PREVALSO IL BUON SENSO” – “I colori sociali – spiega Ranni – saranno quelli biancorossi, i colori del paese, mentre la seconda maglia sarà rossoblù in modo da continuare a usare il materiale che usiamo”. A Mario Turdò, della famiglia che donò al comune il terreno dove fu realizzato l’attuale campo sportivo, sarà intitolato lo stadio, in quell’occasione probabilmente ci sarà l’ultima amichevole tra le due squadre.
“Stiamo studiando anche un nuovo logo – continua Ranni – Germano Turdò sarà l’allenatore. Possiamo dire che questa unione è frutto del volere di tutti. Siamo arrivati a una conclusione alla quale non siamo giunti negli anni passati per vari motivi. L’obiettivo è di far giocare più ragazzi di Carunchio possibile, tutta gente del paese. Tra le due formazioni, nonostante il paese sia piccolo, ci ritroviamo una rosa di una ventina di giocatori. C’è stato il buon senso da parte di tutti per andare avanti insieme”.
Infine un bilancio dei 7 anni di vita della Carunchio 2010: “È vero che abbiamo fatto ultimi in 3-4 campionati, ma abbiamo anche conquistato due promozioni e c’è stata la partecipazione a Squadre da incubo con Vialli e Amoruso in panchina [LEGGI]”.
“UNIRE LE FORZE” – La soddisfazione si percepisce anche nelle parole di Giovanni Ritrivi. Il presidente della squadra che dal 1989 partecipa ai campionati Dilettanti rivela che un passo in questa direzione era stato tentato già in precedenza “Ci siamo trovati d’accordo su questa fusione, in realtà ci avevamo provato già due anni fa, poi però non andò a buon fine. Quest’anno grazie anche all’aiuto di qualche giovane siamo riusciti a essere sulla stessa linea. Il paese è piccolo, con due squadre le forze vengono a mancare a entrambe le squadre, non si possono prendere undici persone di fuori. Ci sono tutte le condizioni per formare una buona squadra, se mancherà qualche tassello, provvederemo, ma l’obiettivo è valorizzare i giovani del posto“.