E’ un avvocato vastese, Francesco Bitritto, ad assistere Anna Maria, la diciannovenne di Catania che, nella scorsa puntata de Le Iene, ha affrontato pubblicamente l’uomo che, per sei anni, ha abusato di lei: un ultrasettantenne che ora è agli arresti domiciliari.
Anna Maria ha raccontato la sua storia a Marco Maisano, inviato della nota trasmissione di Italia 1, perché “tutte le donne che vedono questo video – è l’appello della ragazza – devono pensare che non sono sole. Basta andare dalla polizia e dire: ‘Sono stata abusata’”.
La diciannovenne si è rivolta a Le Iene per trovare sostegno nell’affrontare le sue paure. Racconta di aver subito soprusi fin da piccola. Prima dal padre, in Romania. Poi da un italiano che, oggi, ha più di 70 anni. Lei e la madre si erano trasferite in Italia per cambiare vita e lasciarsi alle spalle le angherie del padre, che ora è in carcere. Ma il calvario di Anna Maria non era ancora finito. Sei anni di abusi infilitti da quell’uomo che, all’inizio, sembrava un benefattore e poi si è rivelato essere tutt’altro. “Voglio affrontarlo”, ha detto nell’intervista. “Voglio che paghi per quello che ha fatto e voglio fermarlo, perché domani non trovi un’altra persona”.
Ora l’indagine è in mano al sostituto procuratore di Catania, Francesco Camerano. “La ragazza – sottolinea Bitritto – è riuscita a liberarsi di questo fardello. Ha avuto coraggio, ma bisogna far sapere alle vittime che non sono mai sole, che non devono aver paura e devono sempre denunciare. La legge le protegge e le aiuta anche nell’assistenza legale col patrocinio gratuito”. (Clicca qui per guardare il video de Le Iene)