Crolla del 3,7% il numero dei lavoratori dipendenti e, soprattutto, degli autonomi in Abruzzo. Una netta flessione che, in termini numerici, corrisponde a 18mila persone e che colloca la regione al terzultimo posto nazionale.
Il decremento è “di gran lunga superiore al dato nazionale che ha segnato una diminuzione dello 0,4%”, spiega l’economista Aldo Ronci, analizzando i dati sull’occupazione forniti dall’Istat il 9 giugno.
A determinare il decremento due variazioni di diversa intensità: una flessione più lieve di 6.000 unità dei dipendenti e un’altra più pesante di 12mila unità degli autonomi.
In particolare, nel primo trimestre 2017 si registra un incremento di 1000 disoccupati (+1,4% in controtendenza con il decremento dello 0,7% nazionale). I 464 mila occupati nel periodo considerato contro i 482mila del quarto trimestre 2016 rappresentano “il peggiore dato trimestrale degli ultimi dieci anni”.