L’ultima rottura risale a tre giorni fa, ma a Furci l’acqua è ormai razionalizzata da quasi un anno, dal luglio 2016 quando la Sasi iniziò con le chiusure serali. A queste vanno aggiunti abbassamento di pressione e perdite che nel tempo stanno anticipando le chiusure programmate al pomeriggio.
Il sindaco Angelo Marchione nei giorni scorsi ha inviato una lettera di protesta al presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, facendosi portavoce dell’esasperazione dei propri concittadini.
La richiesta è – oltre alla sistemazione della perdita nel centro cittadino ancora non individuata – di dotare la stazione Ponte Moro di nuove pompe di sollevamento e di usare degli impianti che giacciono ora inutilizzati e che potrebbero far fronte alle diverse situazioni di emergenza.
LA LETTERA DI ANGELO MARCHIONE
Gent.mo presidente,
A seguito di innumerevoli contatti con i dipendenti Sasi responsabili di zona e di diverse telefonate con i dirigenti; a seguito di diverse segnalazioni scritte in merito alla problematica in oggetto; con la presente le inoltro formale protesta in merito al perdurare di una situazione non più tollerabile relativa ai disservizi nella fornitura idrica all’interno del Comune di Furci.
Da luglio 2016 sono iniziate le chiusure serali da parte della Sasi che sono poi proseguite senza soluzione di continuità fino ad oggi, con una situazione che si aggrava giorno dopo giorno. Da ottobre 2016, oltre alle chiusure serali, abbiamo iniziato a registrare problemi seri di abbassamento della pressione in particolare nel quartiere Vicenne e in Via Trento e Trieste, dove, soprattutto ai piani superiori delle abitazioni, non entrano in funzione le caldaie per il riscaldamento dell’acqua. La causa, come emerso anche dal tavolo di confronto al quale lei stesso ha partecipato il 30 novembre 2016 presso il Comune di Furci, è da addebitare ad una grossa perdita all’interno del centro abitato che dopo nove mesi non è stata neppure ancora individuata!
Va considerato che la situazione si è maggiormente aggravata a seguito dell’emergenza neve del gennaio 2017 con la chiusura serale anticipata alle ore 21:00 e con un’ulteriore diminuzione della pressione dell’acqua non solo nei due quartieri sopra citati. Nell’ultima settimana infatti notevoli sono stati i disagi nella c.da Morelle e nel centro abitato visto l’abbassamento del livello dell’acqua nei serbatoi e il conseguente anticipo della chiusura serale che sta diventando pomeridiana!
Stanno pervenendo a questo Ente numerose segnalazioni scritte e verbali da parte di cittadini esasperati dal perdurare di una situazione non più accettabile. In qualità di sindaco pro tempere del Comune di Furci oltre a farmi portavoce di questa condizione di disagio vissuta dai miei concittadini, esprimo anche tutta la mia preoccupazione legata anche alle possibili ripercussioni in materia igienico-sanitaria, con particolare riferimento all’impossibilità da parte di diverse famiglie di usufruire dell’acqua calda per la carenza di pressione della rete idrica. Rammento anche che, fin dall’incontro avuto nel Comune di Furci del 30 novembre 2016, i Comuni di Furci, Gissi e San Buono banno chiesto che la Sasi si doti di pompe nuove per eventuali sostituzioni nelle stazioni di sollevamento nonché di un generatore di corrente elettrica per poter far fronte ad eventuali emergenze.
Infine torno a sollecitare anche per iscritto il riempimento di una vasca inutilizzata presso la stazione di Ponte Moro, che permetterebbe di avere un accumulo ulteriore d’acqua a disposizione e la messa in funzione di una condotta idrica inutilizzata che collega il ponte di Monteodorisio alla stazione di ponte Moro attraverso la strada fondovalle Cena. In considerazione della gravità della situazione, si richiede un intervento tempestivo e risolutore.