Trentaquattro anni di servizi dell’Arma dei carabinieri, gli ultimi diciannove trascorsi a Vasto di cui dal 1999 è comandante della stazione. Questi i numeri del luogotenente Antonio Castrignanò, premiato dal comando generale come uno migliori comandanti di stazione d’Italia per il 2016. Nel nostro Paese sono 4573 le stazioni dei carabinieri (a cui si sono aggiunte anche le circa mille dei carabinieri forestali), presidi di legalità su tutto il territorio nazionale. Ed ad Antonio Castrignanò, punto indiscusso di riferimento della benemerita a Vasto, sono stati riconosciuti il lavoro, la passione, la sua attività quotidiana, il suo essere sempre a disposizione dei cittadini che entrano nella caserma di piazza Dalla Chiesa. La notizia del conferimento di questo importante riconoscimento è stata accolta con emozione ed entusiasmo dai carabinieri della compagnia di Vasto che oggi si sono stretti a lui nella cerimonia in Municipio durante i lavori del consiglio comunale per dare merito al luogotenente Castrignanò. Con il maggiore Giancarlo Vitiello e il comandante provinciale colonnello Luciano Calabrò c’erano il sindaco di Cupello Marcovecchio, il procuratore Di Florio, il presidente del tribunale Giangiacomo, il commissario capo Capaldo, i rappresentanti delle altre forze dell’ordine e le associazioni combattentistiche e d’arma.
[ads_dx] Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte ha ricordato le tappe della carriera di Castrignanò, iniziata come allievo carabiniere ausiliare a Chieti nel 1983 e passata poi per le esperienze a Roma e nel lazio, nelle Marche, con l’attività nel nucleo operativo e radiomobile fino al passatto a Lanciano, 1991, e il definitivo approdo a Vasto. I consiglieri comunali Alessandra Cappa, per l’opposizione, e Vincenzo Sputore, per la maggioranza, hanno espresso il pensiero di gratitudine di tutti i cittadini vastesi per il lavoro dell’arma dei carabinieri e in particolare per il prezioso servizio di Castrignanò. Poi la parola al sindaco Menna, che ne ha ricordato le caratteristiche di umanità e pacatezza, prima di consegnare una targa a nome di tutta la cittadinanza. Il generale Michele Sirimarco, comandante della Legione carabinieri Abruzzo e Molise, non senza emozione, rivolgendosi a Castrignanò, ha detto: “Pur colpito duramente hai continuato a fare il carabinere con una passione e disponibilità non scontate. Sono sicuro che Domenico ci sta guardando ed è orgoglioso di te”. Poi un messaggio di gratitudine a tutte le altre istituzioni presenti alla cerimonia e “l’impegno, a nome dei carabinieri, nel continuare a lavorare per il nostro territorio“.