Dopo l’entusiasmo per la schiacciante vittoria, per Tiziana Magnacca è tempo di metter su la squadra di governo della città. Nelle tre liste c’è l’imbarazzo della scelta, le preferenze sono vistosamente lievitate per assessori e consiglieri uscenti, senza considerare l’ottimo risultato di candidati alla prima esperienza.
[IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE]
L’assessore ai Lavori pubblici uscente, Giancarlo Lippis (Per San Salvo), è stato il più votato con ben 642 preferenze (401 in più di cinque anni fa). Oltre alla scontata riconferma (probabilmente nello stesso settore), Lippis è il maggior indiziato anche per la sostituzione di Angiolino Chiacchia sullo scranno di vicesindaco.
Nella stessa Per San Salvo il secondo è stato il consigliere provinciale Tonino Marcello (330 voti) che molto probabilmente avrà un posto in giunta a differenza di 5 anni fa. Nel 2012, dopo la prima vittoria di Tiziana Magnacca, fu l’allora consigliere Nicola Argirò ad annunciare la rinuncia di entrambi all’assessorato.
Lippis e Marcello probabilmente con l’operato dei prossimi anni si giocheranno anche la successione di Tiziana Magnacca che nel futuro potrebbe ambire a un posto in Parlamento.
Da San Salvo Città Nuova faranno parte della squadra – escluso clamorosi colpi di scena – Maria Travaglini (5 anni alle Politiche sociali) e Oliviero Faienza, assessore alle Attività produttive uscente, che ha visto le proprie preferenze più che quadruplicarsi: da 114 a 525.
Resta così un posto da assegnare. Da una parte potrebbe esserci la nomina del fedelissimo Tony Faga come riconoscimento per l’attaccamento alla maglia in questi cinque anni. Da consigliere ha svolto in silenzio il proprio ruolo assicurando sempre l’appoggio al primo cittadino. Con la maggioranza in bilico in vista del penultimo consiglio comunale (sul Bilancio), bloccato in ospedale per motivi di salute, si è dimesso per garantire la stabilità necessaria alla felice conclusione della legislatura. Notevole il successo di voti: dai 113 del 2012 è passato ai 469 di questa tornata elettorale. Ottimo risultato, in questi termini, anche del compagno di banco Vincenzo Ialacci: da 146 a 405.
Se Faga sarà nominato assessore, l’ultimo posto in consiglio sarà occupato dal subentrante Roberto Rossi (251).
Dall’altra parte, invece, ci potrebbe essere la nomina di uno proveniente da Lista Popolare per mantenere gli stessi equilibri di cinque anni fa. Con la probabile conferma di Eugenio Spadano a presidente del consiglio comunale, il posto spetterebbe all’altro eletto della lista: Fabio Raspa (da 121 a 200 voti). Nonostante il passaggio al gruppo misto durante la vicenda Consorzio Icea, il consigliere comunale (e capogruppo degli Affari sociali) ha garantito stabilità soprattutto nell’ultima parte del mandato. In questo caso entrerebbe nell’assise civica Marica Zinni (189).
Da Lista Popolare cinque anni fa arrivò alla Cultura Giovanni Artese che raccolse solo 31 preferenze, così come Faienza, quarto degli eletti in Città Nuova (davanti a lui c’erano la Travaglini, Luciano Torricella e Vincenzo Ialacci).
A qualcuno degli ottimi esordienti potrebbe spettare un posto nella vicepresidenza del consiglio comunale come accadde 5 anni fa per Filomena D’Addario.
Con tutti questi pesi massimi è difficile che ci sia un colpo a sorpresa simile a 5 anni fa, ma la Magnacca ha dimostrato di avere la personalità necessaria per altre scelte di rottura.
“ABBIAMO DATO SERENITA'” – Il primo degli eletti, Giancarlo Lippis, a zonalocale.it: “Ringrazio i famigliari, gli amici e tutti coloro che mi hanno accompagnato nella campagna elettorale e in questo quinquennio. Il risultato è una riconoscenza in primis al sindaco e poi alla delega ai Lavori pubblici. Basti pensare che la campagna elettorale era concentrata tutta sui lavori pubblici, anche da parte delle opposizioni; significa che qualcosa è stato fatto. Sono stati aperti contemporaneamente molti cantieri ridistribuendo una microeconomia. Le famiglie vedendo questo rigetto di serenità ci hanno ridato fiducia oltre a non voler stoppare alcuni progetti in corso.
Una delle accuse mosse in questa campagna elettorale all’amministrazione ha riguardato l’affidamento dei lavori a ditte non di San Salvo. Lippis rispedisce le accuse al mittente: “È vero il contrario. Le ditte ovviamente con il codice degli appalti non potevano essere tutte di San Salvo. Inoltre, quelle non provenienti dalla città sono comunque del territorio: abbiamo avuto imprese di Vasto, Furci ecc. che hanno dipendenti sansalvesi. Penso che tutti questi voti sono agevolati dalla scia di Tiziana Magnacca che ha vinto al primo turno, basti vedere anche i risultati degli altri assessori Travaglini e Faienza.
Infine, un’ultima battuta sui prossimi incarichi: “Parleremo con il sindaco e vedremo. Non mi metto pensieri per la testa, dialogheremo con il sindaco e vedremo cosa accadrà purché si faccia il bene di San Salvo”.