La variante al Piano spiaggia del Comune di Vasto è decaduta e ora, sull’area eventi, possono essere richieste concessioni balneari. Per questo, l’amministrazione comunale corre ai ripari, riportando il Piano in Consiglio comunale.
Il Tar di Pescara ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dall’Hotel Caravel snc di Vasto Marina contro la decisione del Comune di Vasto e dello Sportello unico delle attività produttive, che avevano respinto “l’istanza di ampliamento della concessione demaniale ad uso di stabilimento balneare presentata” dalla società, che chiede “l’ampliamento della propria concessione demaniale, ad uso di stabilimento balneare, consentito ai sensi dell’articolo 8 del vigente Piano demaniale comunale, approvato con delibera di Consiglio comunale numero 20 del 31 marzo 2006”, si legge nell’ordinanza.
Il contenzioso – Secondo i legali dell’Hotel Caravel, Giulio Cerceo e Arnaldo Tascione, la variante è decaduta perché, pur essendo stata adottata dal Consiglio comunale, non ha completato la procedura prevista dalla legge: mancano il via libera dalla Commissione Assetto del territorio e la definitiva approvazione in Consiglio comunale.
Il Comune di Vasto, difeso dall’avvocato Alfonso Mercogliano su delega del suo collega Nicolino Zaccaria, dinanzi ai giudici amministrativi ha contestato il ricorso, evidenziando che, con la delibera numero 168 del 4 maggio 2017, la Giunta comunale di Vasto ha già concesso a due associazioni sportive l’utilizzo del tratto di spiaggia conteso, individuato nella variante al Piano demaniale marittimo come area eventi estivi.
L’ordinanza – Nel decidere sulla sospensiva, il presidente del Tar di Pescara, Antonio Amicuzzi, e i consiglieri Alberto Tramaglini e Massimiliano Balloriani sottolineano che “l’attività amministrativa” del Comune di Vasto “si presenta – è scritto nell’ordinanza – contraddittoria e perplessa, atteso che il servizio Urbanistica si dichiara incompetente e afferma l’avvenuta decadenza automatica delle cosiddette misure di salvaguardia”, cioè quelle regole che entrano in vigore anche se il Piano spiaggia non è stato definitivamente approvato, “mentre il servizio Patrimonio ne sostiene la vigenza e ha chiesto parere al medesimo servizio Urbanistica in modo peraltro dubitativo”.
Per questi motivi, il Tribunale amministrativo regionale, ha accolto le motivazioni dell’Hotel Caravel, sospendendo l’efficacia del provvedimento con cui il Comune di Vasto ha respinto la richiesta di ampliamento della concessione balneare e ha ordinato al Comune stesso di riesaminare la domanda dell’Hotel Caravel snc entro 15 giorni.
I giudici amministrativi hanno accertato che le norme previste dalla variante al Piano spiaggia, risalente al 2011, sono decadute perché il Comune non le ha definitivamente approvate entro tre anni, termine di decadenza stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza numero 102 del 2013. Se il Comune non completerà in breve tempo la procedura, si esporrà ad analoghi ricorsi, visto che, con la decadenza, tornano in vigore le regole stabilite nel 2006 dall’amministrazione Pietrocola. Per questo, il Piano tornerà in Consiglio comunale nella prossima seduta, il 16 giugno.