“Quando Tiziana Magnacca ha vinto le elezioni, Domenico Di Stefano è salito su questo palco e ha stretto le mani al nuovo sindaco, augurandole buon lavoro e assicurandole il nostro contributo. Dopo 5 anni dobbiamo dire che ci ha profondamente deluso, per questo vi diciamo che un’altra città è possibile e un altro sindaco è possibile con il vostro consenso”. Così Angelo Angelucci, candidato sindaco di San Salvo Democratica e Più San Salvo, ha chiuso il comizio prima del silenzio elettorale che scatterà a mezzanotte.
Sul palco con lui, molti candidati che hanno illustrato il programma elettorale, dopo che lo stesso Angelucci ha ripercorso i momenti salienti che hanno portato alla sua candidatura, a partire dal tentativo di ricucire il centrosinistra con “la candidatura dalla società civile di Pasqualino Onofrillo“, però bocciata. A parlare di lavoro, Mario Di Giacomo, che ha sottolineato l’importanza di ridisegnare i confini della zona industriale, dotarla di maggiori infrastrutture e servizi, puntare su una fiscalità agevolata e realizzare un pronto soccorso dedicato. Nadia Morrone ha invece affrontato il nodo sicurezza, puntando su un maggior numero di elementi per la Polizia locale, il potenziamento della videosorveglianza con incentivi ai privati e l’istituzione di un tavolo permanente su legalità e sicurezza. Il fisco, con il bilancio condiviso e sgravi alle famiglie in difficoltà, invece, nel discorso di Marika Bolognese, che ha puntato anche su trasparenza, istituzione di referendum decisionali e consultivi. A seguire, Silvia Di Virgilio ha parlato si urbanistica, con un nuovo piano per la Marina e la “ricucitura” del tessuto urbano cittadino. Piani comunali per sisma, allagamenti e calamità naturali nel punto di programma di Angelica Ciafardini, che ha parlato anche di differenziata, mobilità sostenibile e conservazione del territorio. Nelle parole di Enzo Toma la manutenzione delle strade e degli edifici pubblici e il decoro urbano, un nuovo regolamento per il verde e un albero per ogni nuovo nato. Poi riqualificazione della Marina, col Biotopo e “ridare alla particella 18 la vocazione turistica con cui era nata”. L’intervento di Emanuele Di Nardo, invece, è stato incentrato sul centro storico e sul suo rilancio attraverso un nuovo piano marketing, il recupero del patrimonio edilizio e culturale. Il commercio e la lotta all’abusivismo, invece, nel discorso di Daniela Nozzi. A seguire, agricoltura con Bruno D’Aletto, con il sostegno alla filiera corta, il sostegno ai produttori e la creazione di un marchio locale, il sociale con Fabrizio Ciurlia, con l’istituzione della Banca del Tempo e il Piano regolatore del Tempo, oltre agli incentivi per le famiglie in difficoltà.
In chiusura, l’intervento di Fabio Travaglini, il quale ha ricordato di aver rinunciato a un impegno in Regione “per servire San Salvo”: “Vi potete fidare di questo gruppo, perché abbiamo la schiena dritta e non abbiamo nulla da nascondere. Noi gli accordi li facciamo in piazza e non di nascosto. Dobbiamo riportare tutti i cittadini al governo, noi saremo i vostri rappresentanti ma la giornata dell’ascolto che istituiremo servirà proprio a recepire le istanze di tutti. Saremo un’amministrazione che parla poco e ascolta molto”.