“L’adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”da parte dell’Amministrazione Pupillo per l’apertura di un Centro SPRAR a Lanciano certifica la complicità da parte della giunta di centro sinistra alla gestione sciagurata dell’immigrazione da parte degli ultimi Governi a trazione PD. Una gestione che fa acqua da tutte le parti, visto che lo Stato solo quest’anno sosterrà una spesa folle di 4,7 miliardi di euro per gestire almeno altri 230 mila ingressi ed assistere nel sistema di accoglienza oltre (già ad oggi) 185 mila migranti per la maggior parte clandestini perché non appartenenti a nazionalità che hanno effettivamente bisogno di protezione internazionale perché non scappano da guerre e da persecuzioni. Nel 2015 e nel 2016 solo il 5% ha ottenuto lo status di rifugiato”. Interviene così Antonio Peschi, coordinatore Noi con Salvini di Lanciano a 10 giorni dal consiglio comunale che dato l’ok al sistema SPRAR a Lanciano (QUI l’articolo).
“Innanzitutto l’adesione allo SPRAR farà innalzare le presenze dalle attuali 25 a (non meno di) 90. E così i lancianesi ringraziano, soprattutto i tanti in difficoltà economica, con pensioni da fame o con un lavoro precario o magari senza, che continueranno a trovare le porte chiuse dello Stato e del Comune per beneficiare di servizi di assistenza. – continua Peschi – Un affare economico per il Comune? No, ma siamo certi che Pupillo sarà ripagato dal partito per essere corso in aiuto al suo Governo che non sa più dove collocare i sedicenti profughi. L’affare vero, come ormai noto a tutti, è della cooperativa che si aggiudicherà l’appalto per la ‘modica’ cifra di oltre 1 milione all’anno, quota parte dei 4,7 miliardi” conclude il coordinatore cittadino NCS.
“E’ grave che in questa occasione il sindaco Pupillo, più occupato ad incensarsi e ad elogiare accoglienza e integrazione ad ogni costo, sia mancato di trasparenza nei confronti dei lancianesi. Non è infatti corretto quanto scritto nelle delibere di Consiglio comunale, anche l’ultima del 29 maggio. – interviene Nicola Campitelli, coordinamento regionale Noi con Salvini – La quota di 2,5 migranti per 1000 abitanti è aria fritta, superata, visto che non è indicata nell’accordo ANCI – Ministero dell’Interno, che peraltro non è nemmeno formalizzato per stessa ammissione delle parti. La verità – aggiunge – è che a differenza dei comuni sotto i 2000 abitanti e delle città metropolitane, per i comuni sopra i 2.000 abitanti aderenti allo SPRAR non esiste una quota di riparto fissa e unica a livello nazionale. L’attribuzione dei posti – spiega Campitelli – viene modificata nel tempo tenendo conto della quota definita per ciascuna regione in funzione dei numeri dell’accoglienza. Visto che le presenze nel sistema di accoglienza stanno aumentando esponenzialmente dal 2013, sarà inevitabile che nella ricerca affannosa di ulteriori posti da parte delle prefetture il numero dei sedicenti profughi di Lanciano sarà destinato prima o poi ad aumentare rispetto ai 90”.