Sono stati premiati a Roma, nella sala del Vittoriano, Pierdomenico Di Florio e Alexander Talaba, i due studenti della scuola secondaria di primo grado di Cupello, dell’istituto comprensivo di Monteodorisio, che si sono distinti nell’edizione del Premio Curcio per le attività creative. Il tema dell’edizione di quest’anno, “Bullismo e cyberbullismo: le odierne barriere della società“, è stato molto apprezzato dagli studenti che avevano partecipato lo scorso marzo all’incontro “Intrappolati nella rete”, promosso dall’amministrazione comunale insieme ad altre realtà del territorio.
Con la guida della professoressa Anna Di Stefano, Pierdomenico Di Florio ha redatto un elaborato dal titolo “Il bullismo roteante” che Alexander Talaba ha integrato con una illustrazione. “Tutta la classe – spiega la docente – ha condiviso i loro elaborati attraverso l’ausilio della Lim. I ragazzi – prosegue la professoressa Di Stefano – sono stati molto laboriosi. Senza indulgere hanno reso fertile un’idea che ho loro proposto e.. sono stati premiati!”.
Lo scorso 31 maggio, durante la premiazione a Roma, i due ragazzi hanno raccontato com’è nato il loro progetto. “Frequentiamo la scuola media in un paese vicino Vasto, di nome Cupello. E’ un paese già noto a voi, in quanto l’anno scorso avete accolto un’altra alunna. Il nostro paese ispira molto i nostri docenti. Quest’anno la nostra professoressa di matematica ha pensato di fruire di ruote riciclate per creare un bel giardino nello spazio antistante la scuola. Le abbiamo colorate, dipinte. Da qui è germogliata l’idea della nostra docente di lettere di personificare le ruote e renderle bulli. Una ruota che viene bullizzata e viene salvata da un chiodo così come nella vita ci si imbatte in esseri apparentemente inetti eppure estremamente significativi, salvifici, ridondanti di amore. Nessun tentativo è inane. Non bisogna mai cadere nell’ignominia, nell’imbonimento, nella pigrizia. Solo il non sentirsi soli salva dal bullismo. Da una scintilla di amore è scoppiata la scintilla del motore nuovo e reboante di una ruota bullizzata; e la ruota ha ripreso a girare come la vita può gorgheggiare gioia dopo momenti esiziali… ma solo attraverso la rete di amore!”.
Il testo “ha proposto una rete di amore in antitesi all’intrappolamento emerso dal dibattito. A quanto pare l’idea è stata vincente”. In occasione della prossima Sagra della Cultura che si svolgerà a Cupello il 10 e 11 giugno sarà possibile leggere e ascoltare il testo dei due giovani studenti.