“La salute nel Vastese è ancora un diritto?”, questo il tema della manifestazione organizzata oggi pomeriggio nei pressi della chiesa di San Giuseppe dal Comitato Una firma per il cuore che ha raccolto già 15mila firme per sollecitare la realizzazione della Sala emodinamica presso l’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto. Ad animare la manifestazione che ha registrato la presenza dei sindaci di Cupello e Roccaspinalveti e amministratori ed esponenti dell’opposizione provenienti dai comuni del territorio, l’onorevole Maria Amato, il dottor Ugo Aloè, promotore della raccolta firme, e Antonello Maraldo, direttore amministrativo della Asl dal 2005 al 2009.
A ribadire la necessità della realizzazione della Sala emodinamica, Maria Amato, che ha ricordato i tempi stretti per intervenire sull’infarto al miocardio, impossibili da rispettare se un paziente dall’entroterra deve raggiungere Chieti o Pescara, magari di notte, quando non è nemmeno disponibile l’elisoccorso. “Abbiate il coraggio di affrontare la questione dell’area metropolitana di Chieti-Pescara e di rendere omogenei i servizi. L’Abruzzo e la Provincia di Chieti per tre quarti sono entroterra, si deve morire in montagna?”. Quindi l’appello: “Adesso siamo in tanti e non possono ignorarci, ma non lasciateci soli a parlare di ospedale. Sui diritti basilari occorre fare fronte comune, senza distinzioni partitiche. La politica non può più permettersi di fare promesse senza mantenerle. Questa è una manifestazione aperta a tutti, purché ci si spogli delle bandierine di partito. Io sono del Pd, ma sono una voce isolata, una voce ribelle e continuerò ad esserlo. Che possono farmi? Non mi ricandideranno? Tornerò volentieri al mio lavoro”. Assenti il presidente della Regione Luciano D’Alfonso e l’assessore Silvio Paolucci: “D’Alfonso è all’estero, ma quando si riceve un invito sarebbe opportuno almeno far rispondere dalla segreteria”. Del Consiglio regionale, presenti invece Mario Olivieri (AC) e Pietro Smargiassi (M5S).
A seguire, l’intervento del dottor Ugo Aloè, che ha ricordato la propria esperienza personale: “Spesso mi dicono che sono stato fortunato, perché sono sopravvisuto, ma la mia vita non è più come prima e anche a livello professionale ho avuto problemi. Dobbiamo considerare obbligatoria la realizzazione della Sala emodinamica”.
È stato poi l’ex direttore amministrativo Antonello Maraldo a ricordare i primi passi per l’emodinamica fatti già durante il suo mandato. Passi che però poi non hanno avuto il seguito sperato.
E la propria esperienza è stata riportata anche dal dirigente scolastico Gaetano Fuiano che è rimasto colpito da infarto al miocardio mentre si trovava in bassa Provenza per un appuntamento con il Coro Histonium: “Un pronto soccorso di un paesino di 4mila abitanti mi ha salvato la vita. Se fossi stato a Torrebruna o a Celenza sul Trigno probabilmente adesso non sarei qui a raccontarvelo. Il diritto alla salute non può essere questione di fortuna“.