Saranno i condomìni a gestire il verde pubblico realizzato dalle imprese edili vicino ai palazzi. Lo stabilisce la prima convenzione, firmata dal dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vasto, Stefano Monteferrante, e Simone De Dominicis, amministratore della De Dominicis Architetture srl. E’ la prima intesa siglata a Vasto tra Comune e costruttori, che apre la strada ad analoghi accordi futuri.
Il sindaco, Francesco Menna, la definisce “una convenzione blindata per garantire la corretta esecuzione delle opere pubbliche all’interno dei comparti edificatori ed, insieme, gestione del verde pubblico che è demandata ai privati”.
Lo scomputo – Le imprese edili devono pagare ai Comuni gli oneri di urbanizzazione: una cifra per poter costruire in quel determinato territorio comunale. Le imprese possono anche proporre ai Comuni la realizzazione di verde pubblico o altre opere di pubblica utilità, scomputandone il valore dagli oneri di urbanizzazione: invece di pagare la somma dovuta, l’impresa realizza, quindi, un’area verde, che cede al Comune.
La prima convenzione – In base a questa prima convenzione, sarà la De Dominicis Architetture srl a curare il verde pubblico nel comparto 24 del comprensorio edilizio K1, in via Palombari, nella zona della chiesa di Santa Maria del Sabato Santo. Inoltre, in quella stessa zona, costruirà nel sottosuolo le reti di scolo necessarie a raccogliere e convogliare le acque di una sorgente che sta causando infiltrazioni negli edifici.
“Rispetto a come avvenuto finora – spiega Monteferrante – le aree di verde pubblico cedute al Comune di Vasto verranno manutenute dai privati, sgravando l’ente comunale dai relativi adempimenti. Nelle convenzioni saranno apportate una serie di modifiche relative alle garanzie di corretta realizzazione delle opere pubbliche, cosa che in precedenza non accadeva. Le fideiussioni saranno poste a garanzia non solo dell’importo dei lavori da eseguire ma dell’intero quadro economico. Inoltre le nuove polizze saranno strutturate in modo tale da garantire maggiormente il Comune, allungando i tempi di prescrizione del credito vantato dall’ente ed, al contempo, impedendo all’istituto assicurativo la possibilità di esperire eccezioni di vario genere”.
“Ci siamo mossi – aggiunge Menna – sul doppio binario della certezza della realizzazione di opere a scomputo e sull’adeguata manutenzione del verde pubblico. Un risultato che rappresenta una vera cesura con il passato, perché garantisce il rispetto dell’utilità pubblica su qualsivoglia opera di urbanizzazione privata”.