Sale a 5 il numero dei membri dello staff del sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ieri ha firmato un decreto sindacale prontamente affisso nell’Albo Pretorio per l’individuazione di Mara Zinni quale componente del team che affianca il primo cittadino. Come si legge in delibera [CLICCA QUI] , però, il quinto membro sarà assegnato al Settore IV Urbanistica e Servizi e non a sindaco e Giunta.
Polemiche – Duro il commento della consigliera del Movimento 5 Stelle Dina Carinci: “L’ultima trovata del sindaco Menna lascia veramente basiti. Non si sono ancora spenti i riflettori su Angelo Pollutri che lui, il nostro Sindaco, decide di aumentare il numero dei suoi collaboratori e, a memoria d’uomo, nessun sindaco di Vasto ha mai avuto uno staff così numeroso. Che il Sindaco sia in difficoltà è indubitabile: conflitti interni alla maggioranza, rimpallo di responsabilità con i dirigenti (dimenticando spesso che la responsabilità politica è sua) e un’opposizione incalzante e produttiva. Forse spera di risolvere i suoi problemi implementando il numero dei suoi collaboratori? Caro sindaco, probabilmente con una migliore organizzazione del personale in organico comunale e del suo già nutrito staff, non avrebbe avuto bisogno di assumere altro personale il cui costo, Le ricordo, grava sulle spalle dei cittadini. Non ci rassicura, inoltre, che questa nuova assunzione vada a compensare il part time chiesto da Pollutri: il suo staff era già traboccante ad inizio mandato, figuriamoci ora”.
Secondo Alessandra Cappa (Unione per Vasto), “il sindaco ha aggirato le norme sull’assunzione e la razionalizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni, che vanno fatte tramite concorso o riorganizzazione degli uffici. Il Tuel (testo unico degli enti locali) prevede che, nella scelta dello staff, vada data la preferenza a coloro che sono già dipendenti comunali. E’ vero che il sindaco può inserire nel suo staff persone esterne. Ma, nel suo decreto, Francesco Menna afferma di aver ritenuto di volersi avvalere di una dipendente. Non ho nulla contro la dottoressa Zinni che, in realtà, non è dipendente municipale: è stata prima stagista e poi ha lavorato tramite voucher, rapporti diversi dal lavoro subordinato. Inoltre, mi chiedo: nello staff del sindaco non bastavano già quattro persone per organizzare convegni? Era davvero necessario un quinto componente?”.