Sono 1746 le cartelle Tari per utenze non domestiche arrivate con una tariffa sbagliata con aumento pari al 15-16% rispetto all’anno passato. “Mi scuso con i cittadini per l’errore – dice l’assessore al bilancio Pino Valente – e stiamo facendo il possibile per porvi rimedio. Avevamo previsto un aumento medio del 3% ma in fase di elaborazione dati si è verificato un errore informatico”.
Un rimedio che però non eviterà il pagamento delle cartelle, che andranno regolarmente pagate nonostante l’errore, ma che permetterà una ulteriore dilazione con due rate in più (28 febbraio 2018 e 31 maggio 2018) e la promessa di agevolazioni per il prossimo anno.
1746 cartelle sbagliate tra 24 categorie sulle 32 non domestiche che comprendono uffici, agenzie, studi professionali, negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, edicole, tabaccai, parrucchieri e artigiani, ristoranti, pizzerie, pub, bar e pasticcerie. “Non possiamo annullare tutte le cartelle perché l’errore è sulla tariffa e non sul ruolo – spiega Valente – e dopo l’approvazione del bilancio, prevista entro il 30 aprile 2017, non possiamo più ritoccarla”.
Ma l’assessore assicura che non un euro in più entrerà nelle casse comunali. “Avevamo previsto entrate per 4 milioni 847 mila euro – ammette – e sarà esattamente quello che incasseremo. L’aumento del 3% che doveva essere spalmato su tutte le utenze è stato infatti interamente caricato su quelle sbagliate. Non prenderemo un euro in più da questo errore”.
Intanto sono iniziate ad arrivare anche le cartelle per le utenze domestiche e, anche in quel caso, gli aumenti sembrano andare ben oltre il 3%.