Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica sicurezza di Vasto, diretto dal commissario capo Fabio Capaldo, nella notte tra sabato e domenica scorsa hanno tratto in arresto Giovina Spinelli, 34enne di etnia rom, accusata di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Come spiegato infatti dagli uffici del Commissariato, “a seguito di accertamenti e controlli finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella città di Vasto, gli operatori della Squadra Anticrimine, da tempo, seguivano i movimenti della donna la quale, prima di entrare nella propria abitazione, era solita recarsi nei pressi del suo giardino per poi rincasare. Sabato scorso, pertanto, i poliziotti di via Bachelet decidevano di appostarsi nei pressi del giardino della Spinelli, correndo anche il rischio di essere scoperti. Nonostante ciò, dopo un servizio di appostamento protrattosi per tutta la giornata, la donna veniva notata uscire e prelevare alcuni involucri in tre diverse feritoie del muro di cinta della propria abitazione. Una volta rincasata la donna, con precedenti specifici e per reati contro il patrimonio, avvicinatasi a tale muro, parcheggiava la propria autovettura in modo tale da coprire il più possibile la visuale a passanti e curiosi”.
A notte fonda, allora, gli operatori dell’Anticrimine, dopo un lungo servizio di appostamento, hannno deciso di intervenire, rinvenendo all’interno delle feritoie del muro in questione 82 grammi di eroina, 70 grammi di cocaina, nonché un bilancino di precisione perfettamente funzionante: “La perquisizione – spiegano dal Commissariato – veniva, quindi, estesa all’abitazione della donna, ove venivano rinvenuti circa 1000 euro in contanti all’interno di un contenitore di alluminio ben celato tra gli indumenti dell’armadio”, considerati “provento dell’attività illecita”. Stupefacente, denaro e bilancino di precisione sono stati opportunamente sequestrati, mentre la 34enne è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, al termine delle formalità di rito, associata presso la Casa Circondariale di Chieti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.