“Ragazzi godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre”. Con le parole del giudice Antonino Caponneto, che creò e diresse il pool antimafia di cui facevano parte i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime di mafia, il vicesindaco Paola Cianci questa mattina si è rivolto ai ragazzi delle scuole presenti presso la villa dinamica del quartiere San Paolo in occasione dei 25 anni dalla strage di Capaci, dove persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
“Dobbiamo esortare i giovani – ha sottolineato il vicesindaco di Vasto – ad essere sempre persone libere e consapevoli e, soprattutto, a non avere mai paura di pensare, di esprimere liberamente le proprie idee, a denunciare ciò che non va nella nostra società e di essere le guardie dei valori e degli ideali sui quali si fonda il concetto di legalità. La mafia è una mentalità che si manifesta attraverso la prevaricazione – psicologia e fisica – dell’altrui persona, che trae nutrimento principalmente dalla paura. Non abbiate mai paura e mantenete sempre la schiena dritta“. Il riferimento anche al vissuto quotidiano dei più piccoli, legato a problematiche come il bullismo e la prevaricazione, che “nascondono dalla stessa radice”.
Presenti alla manifestazione, rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle associazioni combattentistiche e d’Arma, della polizia, polizia municipale, protezione civile e gli alunni dell’Istituto comprensivo Rossetti.