“Non potevamo terminare il mandato senza l’omaggio a Remo Gaspari. Andava fatto prima e non è stato fatto, così come non gli è stata attribuita la cittadinanza onoraria. Noi non siamo arrivati in tempo, ma almeno l’omaggio con l’intitolazione della Villa comunale l’abbiamo considerato un atto dovuto”. Così il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, questa mattina all’intitolazione della Villa comunale all’ex ministro: “Solo i miopi o gli irriconoscenti non vedono la necessità di questo riconoscimento”.
“Mio padre – ha sottolineto il professor Lucio Gaspari, intervenuto all’evento – era legatissimo alle persone di San Salvo. La nostalgia di per sé è un elemento sterile, ma riflettere su quanto è stato fatto di buono e sugli errori rappresenta un confronto costruttivo nel presente per avere strategie utili per il futuro”.
Infine l’intervento del presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano, che ha rivendicato con orgoglio l’appartenenza “alla fede della Democrazia Cristiana” e al periodo d’oro gaspariano. Presenti all’incontro esponenenti centristi di tutto il territorio, tra cui Edmondo Laudazi e Antonio Prospero da Vasto.
Nella stessa mattinata anche l’intitolazione dello stadio di via Stingi a Vito Tomeo, storico presidente del US San Salvo del grande traguardo della serie D. Parole di gratitidine ai famigliari di Tomeo sono stati espressi dal sindaco Tiziana Magnacca, dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano e dall’assessore allo Sport Angiolino Chiacchia, il quale ha anche rivendicato il lavoro di riqualificazione dello stadio. A tutti loro, i ringraziamenti della signora Gabriella, figlia di Vito Tomeo.
In giornata anche le intitolazioni della sala conferenze della Porta della Terra a Leone Balduzzi, i giardini di piazza Verrazzano a Mario Caruso e la pista ciclabile di piazza Arafat a Pietro Ciccorossi.
(In aggiornamento)