In otto mesi sono già oltre 300. Nell’arco di un anno, arriveranno a circa 450. Non solo singole persone, ma anche centinaia famiglie senza lavoro, ridotte sul lastrico e costrette a chiedere sussidi da poche decine di euro. La povertà avanza e a Vasto è preoccupante. Lo testimoniano i dati della Commissione Affari sociali e Contributi del Consiglio comunale.
Povertà – Dopo le elezioni del 2016, le commissioni consiliari sono state ricostituite con i nuovi componenti il 22 agosto. A settembre la prima riunione. I dati dei primi 8 mesi sono preoccupanti: superano già quota 300 le pratiche esaminate, corrispondenti ad altrettante domande. Calcolate nell’arco di 12 mesi, sono 450. E il trend rimane costante. A presentarle sono cittadini che hanno un reddito al di sotto della soglia di povertà, o che un reddito non ce l’hanno affatto. Intere famiglie costrette a vivere con qualche centinaio di euro al mese. Nel bilancio del Comune di Vasto, la cifra da ripartire nel corso dell’anno ammonta a 75mila euro.
Considerato che il regolamento prevede una sola richiesta per nucleo familiare, è facile comprendere la portata di un fenomeno allarmante. Ma sui criteri di assegnazione, dopo sette anni dall’ampliamento dei compiti della Commissione (che dal 2010 ha acquisito la competenza a deliberare sui sussidi), ci si accorge che, per i contributi straordinari, servono regole precise, che limitino la discrezionalità.
Sussidi ordinari – Possono richiedere il contributo ordinario persone che abbiano compito i 50 anni (ma il requisito dell’età è derogabile), residenti a Vasto, oppure gli apolidi e gli immigrati in regola da almeno due anni col permesso di soggiorno. I richiedenti devono avere un reddito inferiore a 2mila euro, calcolati in base all’Isee, indicatore della situazione economica equivalente. Il regolamento prevede l’assegnazione dei punti per la graduatoria in base al grado di povertà: da zero a 500 euro, 4 punti; da 501 a 1000 euro, 3 punti; da 1001 euro a 1500, 2 punti; da 1501 a 2mila, 1 punto. Punteggi aggiuntivi possono essere attribuiti dalla Commissione ai casi disperati: un punto in più per chi ha a carico 1 o 2 figli minorenni, 2 punti per le famiglie numerose, dai 3 figli in su. Un ulteriore punto per i nuclei familiari con un disabile o un malato grave. Per ogni punto, 20 euro di sussidio, fino a un massimo di 140 euro.
Sussidi straordinari – Per i contributi straordinari, non esistono limiti di età, né punteggi in base a reddito, famiglie numerose, disabili e malati gravi. E’ necessaria solo la relazione di un assistente sociale che certifichi lo stato di necessità per presentare la domanda di rimborso di bollette, spese mediche e funerarie, istruzione dei figli. Si può chiedere una sola volta all’anno e, se accettata dalla commissione, viene liquidata in un’unica rata. Esclude la possibilità di richiedere, nello stesso anno, anche il contributo ordinario.
Problemi – Sono poche e generiche le norme regolamentari sui sussidi straordinari, benché la commissione si sia data alcune regole metodologiche, come, ad esempio, il limite massimo di 960 euro annui per singolo richiedente. “E’ un regolamento che risale al 2008. Adistanza di 9 anni, le condizioni economiche e sociali sono profondamente cambiate”, dice Giuseppe Napolitano, presidente della Commissione Affari sociali e Contributi. “Stiamo predisponendo la bozza del nuovo regolamento, che integrerà quello esistente”. Ma intanto è saltata la seduta di domani, che avrebbe dovuto discutere proprio delle modifiche da sottoporre, una volta approvate in Commissione, al via libera del Consiglio comunale. “Ma si tratta – afferma Napolitano – semplicemente di un motivo organizzativo, causato dalla concomitante convocazione della Commissione Assetto del territorio: è una riunione importante, non può essere rimandata. Quindi, per consentire ai componenti di entrambe le commissioni di parteciparvi, abbiamo annullato la seduta, che riconvocheremo al più presto”.