Minacce di morte. Tredicimila messaggi inviati tramite WhatsApp alla sua ex in due mesi e mezzo. La minacciava di divulgare video hard sui loro rapporti sessuali. La pedinava. Non riusciva a mettersi l’animo in pace dopo la fine della loro storia, il 32enne finito agli arresti domiciliari su ordine di custodia cautelare firmato dal gip del Tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, su richiesta del pm, Gennaro Varone.
Dalle indagini della polizia ferroviaria di Pescara Centrale, diretta da Davide Zaccone, è emerso che il giovane ha perseguitato la ex nel periodo compreso tra l’8 febbraio e il 27 aprile 2017. Il 32enne, non accettando la fine della relazione, interrotta dalla ragazza a inizio anno, voleva impedire alla ex di frequentare altre persone. In più occasioni l’ha seguita fino alla sede di lavoro o sotto casa, oltre ai messaggi continui e alle minacce di morte.
Fino a quando la giovane non ha deciso di raccontare tutto alla polizia. Dalla denuncia sono scattate le indagini.