Moderato ottimismo per il settore automotive, incognite per quello tessile. È la sintesi della situazione che sta vivendo la zona industriale di Gissi.
In Val Sinello sembrano passati i momenti più duri per alcune delle aziende-simbolo come Robotec e Gir Sud. Negli anni scorsi sulle due realtà aleggiava lo spettro degli esuberi, ora la situazione sembra cambiata anche grazie allo slancio produttivo della Sevel di Atessa, la Denso di San Salvo e della Fiat in generale e gli ordinativi sono tornati a crescere.
L’incognita resta invece su quell’altro settore che fu il motore trainante della Val Sinello, quello tessile. Il 2016 ha registrato la chiusura di una delle realtà storiche, il pantalonificio Canali che impiegava un centinaio di lavoratori, in stragrande maggioranza donne. Dopo anni di contratti di solidarietà, l’azienda madre lombarda ha deciso di chiudere i battenti. Dopo aver rifiutato le proposte dei sindacati per scongiurare la drastica ipotesi, la cessazione si è formalizzata nell’estate scorsa dopo le trattative sulla buonuscita.
Le cose sembrano andare discretamente meglio nello stabilimento-gemello, che produce giacche. 192 i lavoratori (anche qui in maggioranza donne) che confezionano capi di alta qualità. La situazione è decisamente diversa rispetto al pantalonificio nonostante l’azienda faccia ricorso alla cassa integrazione: 20 le giornate previste dallo scorso aprile fino al prossimo 11 luglio.
Su tutta la zona resta, infine, un grosso punto interrogativo. È quello legato all’ex Golden Lady. È ormai una certezza l’insediamento del marchio Falconeri, di proprietà di Calzedonia [LEGGI], ma non si conoscono i dettagli e le cifre dell’operazione. Finora il coinvolgimento delle istituzioni locali è stato pressoché nullo, nonostante la fase organizzativa avanzata (pare siano state individuate anche alcune figure interne ai reparti).
Secondo le indiscrezioni, l’attività dovrebbe iniziare in estate, ma qualcuno potrebbe cominciare prima per l’allestimento dei locali. In un recente incontro in Comune il sindaco di Gissi, Agostino Chieffo, ha sottolineato l’importanza di un nuovo insediamento in questo difficile periodo storico, ma ricordando che dovrebbero essere privilegiati gli ex dipendenti di Nerino Grassi [GUARDA].