E’ stata un’idea di don Valentino Toffanin, allora parrocco della cattedrale di Lanciano della Madonna del Ponte, a dare i natali all’associazione Il Ponte nel maggio del 1983. Da 34 anni l’associazione è cambiata, cresciuta, si è evoluta ma non ha mai smesso di fare ciò per cui è nata: il teatro. L’associazione Il Ponte, infatti, tra delle più longeve e antiche della città, vive sul palco, ama il teatro, in particolare modo quello dialettale e sacro.
“Tanti sono stati i riconoscimenti ed i premi vinti negli anni per regia, scenografia, costumi ed in generale per i nostri spettacoli. – dice il direttore artistico Carmine Marino – Come nella rassegna di teatro dialettale del Marruccino di Chieti, nelle rassegne di Pineto, Civitella e Campli, Atessa, Sulmona e più volte abbiamo partecipato anche al premio Maschera d’Oro Città di Lanciano”.
Negli anni sono state tante le attività e le iniziative portate avanti dall’associazione, oggi presieduta da Carmine Paolini, e tante le collaborazioni con altre importanti realtà culturali del territorio come il Teatro Studio o l’associazione Amici della Musica per cui realizza ogni anno un diverso spettacolo di teatro e musica in occasione della settimana dedicata a Santa Cecilia.
“Lo scorso fine settimana – riferisce Marino a Zonalocale – siamo stati a Tolmezzo in provincia di Udine per un laboratorio d’arte drammatica. E’ stato interessante portare i nostri ragazzi lì e, qualche giorno dopo, ospitare la compagnia friulana a Lanciano in un vero e proprio scambio culturale”. Oggi i soci attivi sono circa 30 e e un’altra trentina sono i sostenitori che gravitano attorno all’associazione in un range d’età che vai da 16 a 60 anni. “Organizziamo settimanalmente laboratori teatrali per i nostri soci in modo tale da mantenere sempre vivi i rapporti ed avere una sorta di ‘formazione’ continua”.
Adesso l’associazione Il Ponte si sta preparando per la stagione 2017 con un nuovo spettacolo teatrale “Queste è lu tempe de mò” di Leonello Marino e con la nuova realizzazione per l’associazione Amici della Musica dedicata a Maria Callas: “Vissi d’arte… raccontiamo Maria Callas”.
Ma ciò che negli anni ha maggiormente caratterizzato l’associazione è senza dubbio il Presepe Vivente giunto alla sua trentesima edizione, dapprima realizzato nel quartiere Lancianovecchia, poi nella chiesa di San Biagio e, in ultimo e presumibilmente anche per il futuro, nella cattedrale della Madonna del Ponte.
“Noi ci definiamo una compagnia ‘amatoriale’ – conclude Carmine Marino – non tanto perché siamo lontani dall’essere professionisti, ma perché amiamo il teatro in tutte le sue forme e continueremo a farlo”.