La Sevel non fa a tempo a comunicare le giornate di recupero per il fermo produttivo di due turni a causa dell’incendio di ieri sera (QUI l’articolo) che la Fiom-Cgil risponde proclamando un sciopero.
L’Azienda ha fatto sapere di voler recuperare il lavoro perduto nel turno delle 6 di mattina di sabato 29 aprile e in quello delle 22 di domenica 7 maggio.
“Il fermo produttivo generato dall’incendio verificatosi presso il CED ieri notte, secondo la Direzione Aziendale, dovrebbe essere pagato da tutti noi che, attraverso un recupero da effettuarsi il 29 aprile ed il 7 maggio, dovremmo nuovamente lasciare le nostre famiglie per recarci a lavoro sul week end. – si legge in una nota del segretario generale Fiom, Davide Labbrozzi – Noi, come nelle precedenti occasioni di recupero, siamo contrari. Innanzitutto bisogna chiarire che non si può convocare un sabato lavorativo con sole ventiquattro ore di preavviso, ma resta centrale un concetto: i recuperi a costo zero non vanno bene. Il recupero non può essere imposto senza una discussione. – accusa Labbrozzi – La Fiom ribadisce che certe questioni vanno affrontate passando per una discussione vera e ricercando tutte le soluzioni possibili. Noi siamo per un no secco e deciso. Alla Sevel diciamo che le lavoratrici ed i lavoratori non ne possono più di trascorrere i week end in fabbrica”.
A questo proposito è proclamato uno sciopero su entrambe le giornate di recupero, nel primo turno di sabato 29 aprile e nel turno di notte di domenica 7 maggio.