Piccoli contributi per grandi opere. Si può riassumere in queste parole l’impegno della scuola dell’Infanzia “Caduti di guerra” di Gissi che negli ultimi due anni ha contribuito ai progetti della congregazione delle suore “Piccole Figlie di S. Giuseppe” di Verona con il ricavato dei lavoretti realizzati dai bambini.
La comunità delle suore da tempo ha una Missione a Muyanza, in Rwanda, in aiuto della popolazione colpita che versa in estreme condizioni di povertà.
Con i lavoretti fatti in classe dai piccoli alunni gissani, le maestre da due anni organizzano un mercatino in occasione della domenica delle Palme. L’anno scorso il ricavato è andato a sommarsi alle altre donazioni per la Missione contribuendo all’acquisto di un ecografo. Strumento medico scontato in Occidente, nelle zone più povere del Rwanda se ne ignorava anche l’esistenza: “Ci sono donne che un’ecografia non l’hanno mai fatta, e forse non sanno nemmeno che lo strumento, l’ecografo, esista. E quando lo fanno per la prima volta restano con lo sguardo fisso sullo schermo azzurrino a guardare il loro piccolino che si muove o che scalcia”, come raccontava l’articolo sul progetto pubblicato da Famiglia Cristiana.
Il ricavato di quest’anno, invece, andrà ad alimentare il progetto “Acqua è vita” che servirà a realizzare gli impianti idrici necessari per rifornire di acqua la Missione. Una testimonianza, quindi, di come un piccolo sassolino raccolto a Gissi possa servire per realizzare grandi opere in zone dove anche il servizio più scontato è un’enorme conquista.
Un contributo, quello dei piccoli alunni della “Caduti di guerra”, che sposa in pieno l’esortazione ricevuta nella risposta alla letterina al Papa in occasione delle feste natalizie e del suo 80° compleanno: “Papa Francesco ha accolto con gioia la graziosa letterina […] – scrive dal Vaticano mons. Paolo Borgia – Vi esorta inoltre a essere piccoli missionari della speranza cristiana verso tutti coloro che soffrono, perché, come Lui dice «Chi ha scelto di amare Gesù non può non amare il prossimo»”.